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Fonte Jolanda
Sulla strada che da Staro discende a Valli del Pasubio si
trova una sorgente, una delle tante sorgenti di acqua minerale che sgorgano in
questa zona ricca di cascatelle che cantano fra sassi che ridono. Si chiama
“Fonte Jolanda”, ed è veramente speciale perché ha una storia particolare. Si
potrebbe aggiungere che Fonte Jolanda è miracolosa non solo per i benefici
prodotti al corpo dalle virtù terapeutiche contenute nelle sue acque, ma anche
per il magico effetto sullo spirito esercitato da forze misteriose, che da
sempre regnano in questo luogo privilegiato e nutrono i sentieri dell’animo con
una energia invisibile. Una leggenda racconta che questi strani e impercettibili
influssi positivi si manifestano dai tempi arcani e sono governati dalla
“Anguana dell’Amore”, una fata buona, che è la vera e propria regina di questo
luogo. La sua essenza aleggia nell’aria con il suo fascino magico e potente a
sostegno di chi ne respira la fragranza. Muoversi in questi luoghi non comporta
stanchezza fisica perché una forza inesauribile deriva dall’aria che si respira
e alimenta lungo i sentieri dell’animo una ricarica di benessere spirituale,
oltre che corporale.
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A - Fonte Jolanda a Staro
(Vicenza). |
La storia della Fonte Jolanda, invece, è scritta e
documentata con date e personaggi ben definiti. La sua scoperta risale al 1885
da parte di un sacerdote, don Domenico Dalle Mese, che ne è diventato il primo
custode. La sua acqua è stata fin dall’inizio filtrata e incanalata a seguito
dei controlli effettuati all’Istituto Universitario di chimica farmaceutica di
Padova, che riscontrò essere ricca di bicarbonato di ferro, magnesio, potassio e
sodio che le conferiscono un tipico sapore ferruginoso e amarognolo. Queste
proprietà benefiche in breve tempo fecero aumentare il numero di coloro che
visitarono la Fonte, tanto che si ritenne opportuno costruire un edificio per
controllarla e proteggerla. La sua proprietà nel corso degli anni passò dapprima
ai nipoti del sacerdote e in seguito agli stabilimenti termali di Recoaro. Nel
1879 ci fu la visita di un personaggio illustre, la Regina d’Italia Margherita
di Savoia con il piccolo Principe Vittorio Emanuele, che rimasero favorevolmente
impressionati da quanto videro, tanto che Vittorio Emanuele III, divenuto Re
d’Italia, diede il suo consenso alla richiesta di denominare la fonte con il
nome della sua primogenita: Jolanda di Savoia. Nacque così “Fonte Jolanda” e
questo regale riconoscimento in poco tempo crebbe ulteriormente il suo prestigio
e la sua fama. Le due Guerre Mondiali, però, causarono la sua inesorabile rovina
durante la gestione del commendator Rigamonti, che aveva l’appalto delle Fonti
di Recoaro.

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B - La sua Storia. |
C - La sorgente dell’acqua minerale. |
In questi luoghi si è consolidata una tradizione secolare,
tramandata di generazione in generazione, nata nella vita dei borghi, o meglio
contrade, e impastata di duro lavoro secondo usi e costumi tipicamente locali.
Verso Staro, frazione del comune di Valli del Pasubio, il borgo più vicino a
Fonte Jolanda è Contrà Cubbi, che si presenta con il campanile di Staro nello
sfondo e qualche casa nuova, mentre la maggioranza delle abitazioni stanno
decadendo perché sono andate spopolandosi negli ultimi 70 anni. Una volta
c’erano oltre 40 famiglie, adesso restano soltanto alcune persone di una certa
età, mentre i giovani si sono fatti la famiglia a Schio o Vicenza o in altro
centro dotato di migliori servizi. La vita in Contrà Cubbi si sta spegnendo con
gli anziani che inesorabilmente se ne vanno, mentre le abitazioni diventano la
seconda casa per figli e nipoti, che vi trascorrono le ferie o le vacanze al
fresco in un luogo che ancora sa donare pace e tranquillità per coloro che sanno
apprezzare. Questi muri, seppur decadenti, parlano e avrebbero una storia molto
interessante da raccontare. Scendendo verso Valli di Pasubio, la Fonte Jolanda è
incorniciata da due contrade attigue: Contrà Offiche e Contrà Onega. Sono i
baluardi che resistono al tempo che cambia e tutto trasforma in questo frenetico
succedersi di tecnologia e specializzazione, ma che spesso ritorna con la
riscoperta dei valori antichi, della pace e della tranquillità che sempre si
rinnovano. La forza misteriosa dell’Anguana dell’Amore riesce ancora a far
riapparire le cose del tempo che non muore, sono i segreti indelebili e preziosi
dell’immortalità, che parafrasando il Divin Poeta possono essere sintetizzati
in: “l’Amor che move il sole e l’altre stelle”.
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D - Contrà Cubbi
E - Contrà Offiche |
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