| |
L’evento con 200
ex studenti del
Classico
da Il Centro, 24 luglio 2016
Per un attimo il passeggio di
piazza Primo maggio è stato distratto da un coro sostenuto, scivolato per strada
dal piano più alto dell'Hotel Esplanade. «Classico. Classico. Classico». Un
richiamo intonato proprio come hanno fatto gli studenti, di ieri e oggi, durante
un match tra istituti o un corteo studentesco. A gridare «Classico» sono stati
stavolta gli ex alunni dello storico liceo pescarese di via Venezia, intitolato
a Gabriele d'Annunzio. Alumni, per meglio dire, quelli iscritti all'omonima
associazione nata in seno al liceo classico D'Annunzio che si sono riuniti
venerdì scorso per una cena-evento da ricordare al ristorante Le Terrazze. «È
stato davvero un momento significativo di incontro e confronto tra classi
diverse» esordisce Francesco
(Checco) Mancini, presidente dell'associazione Alumni. Classi di età,
classi di scuola che si sono ritrovate ai tanti tavoli, oltre 200 ex alunni
riuniti in questa manifestazione che ha messo insieme tre generazioni. Forse
quattro. Come ha dimostrato il momento più toccante della serata, a inizio cena,
quando una standing ovation di tutti i commensali affacciati in terrazza ha
salutato e reso omaggio alla professoressa Maria
Giacinta D'Innocenzo, classe 1917, la più anziana ex alunna del
D'Annunzio, che si è affacciata dalla sua abitazione, antistante la terrazza
dell'Esplanade, per salutare gli Alumni unendosi al coro «Classico. Classico.
Classico» chiuso da un lungo applauso.
 |
«Un momento di vera commozione»
commenta Francesco Mancini. «La signora mi ha riconosciuto subito e ringrazio
dell’incontro il figlio, l'avvocato
Massimo Di Paolo,
mio antico amico, e il mio giovane amico Giorgio
D'Orazio». Il presidente Mancini ha riportato poi in sala, durante la
cena, la testimonianza della professoressa D'Innocenzo, che ha ricordato il
ginnasio frequentato a Chieti, quando Pescara non aveva ancora il D'Annunzio, e
l'emozione dei primi giorni di liceo nella nuova sede di via Venezia, fino alla
maturità a metà degli anni Trenta. Tempi lontani, di una Pescara pressoché
scomparsa, in cui si parlava già del D'Annunzio. Anni precedenti la guerra, con
la tragedia cittadina dei bombardamenti del '43, che, come ha spiegato Checco
Mancini, saranno al centro di racconti e riflessioni da parte di anziani ex
alunni intervistati negli ultimi mesi, preziosi tratti di memoria, della
collettività scolastica e della comunità pescarese, raccolti in un docufilm di
prossima proiezione curato dall'associazione Alumni.
«Non posso dire che il successo
di questo evento fosse inaspettato», osserva il presidente Mancini, «perché
resta viva nel tempo l'affezione al nostro liceo negli ex alunni e lo conferma
la risposta nelle iscrizioni all'associazione». «Un’iniziativa che vive in
sinergia con la scuola del presente», prosegue Mancini, «grazie anche alla
collaborazione con la attuale preside del D'Annunzio, la professoressa
Donatella
D’Amico, che ci ha onorato della sua presenza, unitamente al
presidente del consiglio d’istituto Vincenzo
Sepe, una partecipazione sentita e non solo istituzionale».
Sentita come quella del sindaco
di Pescara Marco
Alessandrini, che ha tenuto un breve intervento portando il saluto
dell'amministrazione comunale, e come la partecipazione di Alumni e ospiti, in
una cena-evento che ha rievocato aneddoti e compagnie. Decine e decine di
professionisti che dai banchi del Classico di via Venezia hanno onorato con la
propria carriera cattedre e scrivanie, che hanno portato in sala il loro
prestigio e i loro sentimenti, come nota il presidente Mancini. Non è mancato il
mondo della politica di ieri e di oggi, con Gaetano
Novello, Aurelio Giammorretti e il consigliere comunale
Marco
Presutti, impegnato anche nel direttivo dell'associazione Alumni, e
tanti volti noti della città, dall'ex procuratore Nicola
Trifuoggi; agli avvocati
Giorgio Di Carlo,
Osvaldo Prosperi, Valerio Speziale,
Massimo Basilavecchia, Angelo Tenaglia,
Licia De Filippis, Alberto Migliorati,
Alberto Massigani, Paola Giannangeli;
dai medici Gigi
Mosca, Paola Di Rocco, Agostino Consoli e
Raffaele
Morelli; ai giornalisti Daniela
Senepa e Giuliano
Di Tanna. E ancora l'imprenditore Gianni
Di Vincenzo, l'architetto Massimo
Palladini, il presidente della Fondazione Paparella Treccia
Augusto
Di Luzio, la direttrice dell’Archivio di Stato di Pescara
Maria
Amicarelli, il presidente dell'Archeoclub Giulio
De Collibus. E poi tanti altri nomi legati alla cultura cittadina,
come Marina Marino,
animatrice dei Premi Flaiano; l'artista Gabriella
Albertini; la scrittrice Angela
Capobianchi; le poetesse Nicoletta
Di Gregorio e Daniela
Quieti; l'attrice Giulia
Basel.
Non poteva mancare il mondo
della scuola, con l'ex preside Claudio
Palma, già nel direttivo degli Alumni, e i professori
Ernestina
Liberi, Renato Guarino,
Mauro Valente e Giancarlo
Morelli. «Questa cena-evento ha combattuto contro le avversità
climatiche, che hanno costretto a spostarla dall’Alcyone di
Luca
Cardano, sponsor ufficiale dell’associazione, dove era prevista per
il 15 luglio, all'ottima location delle Terrazze. Spostamento che ha determinato
un ulteriore sforzo organizzativo da parte della delegata alle relazioni esterne
e del tesoriere Greta
Massimi e Lorenzo
Morelli, che ringrazio con gli altri membri del direttivo Palma,
Presutti, Marino, Di Battista, Cimini, Di Donato, Del Greco, D'Angelo. Si è
riusciti a coinvolgere più di duecento ex studenti che spesso hanno carriere
importanti e vivono fuori, cui si aggiungono quelli che non hanno potuto
partecipare fisicamente ma che erano con
noi ugualmente, a partire dal presidente di Cassazione Amedeo
Franco». La serata si è conclusa tra
i sorrisi alla lettura, tenuta da Francesco
Barbara e Lea
Del Greco, di alcuni brani
selezionati dal critico letterario Giacomo
D'Angelo.
 |
| |
 |
articolo |
 |
ultimi articoli |
|