È stata presentata venerdì
7 luglio 2017, presso la Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara,
unitamente al programma della manifestazione, la Carta dei Valori del “Premio
Parco Majella”, la competizione letteraria riservata a scrittori, letterati
e giornalisti che nelle loro opere trattano temi ambientali.
Il Premio è giunto
quest’anno alla XX edizione. “Un anniversario che merita una riflessione
profonda – ha dichiarato Antonio Di Marco, Presidente del Premio e
Sindaco di Abbateggio – e che impone un segnale concreto per suggellare quello
spirito di Comunità che vede in Abbateggio e nella organizzazione di questo
Premio una dimostrazione chiara di come tutti possano contribuire a migliorare
il nostro ambiente di vita”.
Tanti gli amici del Premio
chiamati a firmare la Carta e presenti oggi all’incontro:
Grazia Francescato,
già Presidente del WWF e dei Verdi e cittadina onoraria di Abbateggio;
Luciano
D’Amico, Rettore dell’Università di Teramo e già presidente di giuria del
Premio,Marco Presutti e
Daniela D’Alimonte, direttori artistici ,Gabriele
Di Pierdomenico, presidente dell’associazione “Alle Falde della Majella”
(l’associazione che organizza il Premio), il viceprefetto di Pescara,
Carlo
Torlontano, e poi tanti partecipanti e intellettuali che hanno continuato a
seguirlo negli anni, come Camilla Crisante,
Nicoletta Di Gregorio,
Antonella Perlino, Daniela Quieti e altri.
Tanta strada è stata fatta
dal quel 21 novembre 1997, quando la locale Proloco, allora guidata da un
giovanissimo Antonio Di Marco, decise di istituire, a partire dal 1998,
un Premio Letterario esplicitamente dedicato alla letteratura naturalistico -
ambientale, per richiamare l’attenzione dei lettori su opere nelle quali un
ritrovato equilibrio tra uomo e natura poteva aprire orizzonti nuovi, capaci di
indicare un modello culturale basato sul binomio cultura/ambiente, e “in grado
di sovvertire la linea di sviluppo di un piccolo borgo che nel 1997 – ha
ricordato Di Marco – era stato candidato ad ospitare una grande discarica”.
Il Premio Parco Majella
nei suoi primi 20 anni ha realizzato un vero e proprio albo d’onore della
scrittura verde costituito da autori Nazionali e Internazionali: oltre1500
partecipanti, 250 vincitori e 100 premi speciali.
Nel corso del tempo ha
assunto anche una valenza internazionale, vedendo la partecipazione e la
collaborazione di personalità non solo illustri ma provenienti da varie parti
del mondo: Canada, Stati Uniti, India, Argentina, Germania e Svizzera.
Attualmente questa iniziativa culturale ha raggiunto un rilevante spessore
grazie alle varie e importanti tematiche affrontate nelle passate edizioni,
riuscendo a coinvolgere attivamente personaggi di rilievo in ambito culturale ed
ambientale.
Tra i nomi Ruggero
Leonardi, Dacia Maraini, Rita El Khayat, Grazia Francescato, Luciano
D’Alfonso, Alda D’Eusanio, Tara Gandhi Bhattacharjee,
LucioMarcotullio, Rodolfo De Laurentiis, Enzo De Caro,
Giovanni Legnini, Daniele Becci, Luciano D’Amico e Daniele
Mocio nel ruolo di Presidenti di Giuria.
Il consolidarsi di un
Premio Letterario Nazionale a vocazione naturalistica in un piccolo centro di
una zona montana interna al Parco Nazionale della Majella è stato
apprezzato da varie personalità nazionali. Pertanto l’Associazione Alle Falde
della Majella, dopo 20 anni di impegno, ha deciso di redigere la
Carta
dei Valori, con la quale si è voluto sottolineare come si sia riusciti a
conservare il più importante dei valori e dei patrimoni:lo spirito di comunità,
attraverso la salvaguardia della memoria e della natura.
“Difendere la natura oggi –
ha dichiarato Grazia Francescato, una delle redattrici della Carta – vuol
dire garantire anche, e soprattutto, il senso di appartenenza ad un mondo più
ampio di quello umano: mantenendo vivo il legame tra anima individuale ed anima
mundi ed entrando in sintonia con esso. Il Premio è una grande opera collettiva
– ha sottolineato – che ci permette di ricordare e trasmettere lo spirito di
comunità che anima la convivenza, la solidarietà e l’apertura al mondo
attraverso la piccola finestra di un piccolo borgo. È un punto luce, che deve
contribuire con gli altri che esistono in Italia a costituire una costellazione
di buone pratiche, per riuscire a fare sull’ambiente le cose giuste. Come quella
che io personalmente chiedo come regalo alle Istituzioni, e in primis alla
regione Abruzzo: inserire 30 giovani all’interno del Parco della Majella come
“ecologi condotti” per curarlo e sorvegliare su qualsiasi eventuale progetto
esterno. Un appello che rivolgo alla regione e a chiunque possa aiutarci in
questo progetto”.
Il prof. Luciano D’Amico ha
sottolineato l’importanza di un ambiente culturalmente evoluto per la
produttività non solo economica, ma sociale. “Con 20 anni di anticipo – ha detto
D’Amico – Abbateggio ha capito che il binomio cultura/ambiente è vincente. A noi
deve interessare non tanto il numero dei turisti che possa arrivare in un
determinato luogo, quanto che in quell’ambiente possano vivere persone in
equilibrio. Uno stile di vita ecocompatibile determina un valore aggiunto che
non può essere quantificato in termini economici, ma in termini di miglioramento
della qualità della vita di tutti”.
In occasione della firma
della Carta dei Valori, è stato reso noto anche il programma della
manifestazione, che ha preso il via il 20 luglio e che ha visto la serata della
premiazione finale, nella piazza di Abbateggio, sabato 22 luglio, alla presenza
del Presidente di Giuria di questa XX edizione,Michele Mirabella.
Il premio Majella giunge alla XX edizione.
articolo
20/08/2017 La Carta dei Valori del premio Parco Majella