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“Le dieci Donne Spia che hanno fatto la storia”
dell’Ambasciatore Domenico
Vecchioni
Sabato 25 maggio 2019,
presso lo Stabilimento Nettuno in Via della Riviera a Pescara, a cura dell’Associazione
Eremo Dannunziano si è tenuta con grande successo la partecipata
presentazione del libro dell’Ambasciatore Domenico Vecchioni “Le dieci
Donne Spia che hanno fatto la storia” (Edizioni del Capricorno).
Ha coordinato Nicoletta
Di Gregorio, Presidente dell’Associazione Eremo Dannunziano, e ha dialogato
con l’Autore Daniela Quieti, giornalista e scrittrice.
Domenico Vecchioni, già
diplomatico di carriera e Ambasciatore d’Italia a Cuba, ha ricoperto numerosi
incarichi alla Farnesina e all’estero. Membro onorario dell’Istituto di Ricerca
di Economia e Politica Internazionale (Irepi), saggista, storico e divulgatore,
ha al suo attivo diverse biografie storico-politiche e studi sulla storia dello
spionaggio, tra cui Le dieci operazioni segrete che hanno cambiato la Seconda
guerra mondiale,
oltre a numerosi
altri saggi. Collabora abitualmente con la rivista BBC History/Italia.
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In questa nuova ed
eccezionale opera approfondisce, con avvincente e documentata capacità, eventi
dello spionaggio legato al rapporto di genere. L’opera propone il ritratto di
dieci donne spia che hanno fatto la storia, alcune ispirando film e romanzi,
altre rimanendo nell’ombra, tutte con un’esistenza straordinaria da scoprire tra
le pagine del libro, come la famosa e bella olandese Mata Hari, danzatrice,
avventuriera e spia, destinata a scivolare sul terreno del doppio gioco; Gertude
Bell, archeologa britannica che, insieme a Lawrence d’Arabia, operò in Medio
Oriente e contribuì alla ‘creazione’ dell’Iraq; la temibile e misteriosa
Fraülein Doktor, al secolo Elisabeth Schragmüller, implacabile istruttrice di spie
nella Germania delle due guerre mondiali; la principessa indiana Noor Inayat
Khan, che nella Francia occupata dai nazisti lavorò come operatore radio SOE in
supporto alla Resistenza; la Venere Nera Joséphine Baker, che allo scoppio della
seconda guerra mondiale senza alcuna esitazione si mise al servizio della
Francia, sua patria di adozione.
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E ancora, la figura di
Virginia Hall, la ‘signora che zoppica’, spia del SOE e poi dell’OSS, divenuta
l’ossessione di Klaus Barbie (il famigerato boia di Lione), che non riusciva a
capire come una donna, per di più con una gamba di legno, potesse tenere in
scacco i servizi di sicurezza nazisti. Infine, per arrivare ai giorni nostri,
stupiscono l’incredibile storia di Ana Belén Montes che per anni, dal suo
ufficio nel cuore dell’intelligence statunitense, svolse attività di spionaggio
per Cuba, e quella di Anna Chapman, nota come Anna la Rossa, spia negli USA per
conto di Putin, scoperta, arrestata e rimpatriata in Russia, dov’è ora una vera
e propria star dei rotocalchi.
Donne che, nel bene e nel
male, sono state straordinarie e capaci di emergere in un settore dominato dagli
uomini grazie alla loro tenacia, all’intelligenza, alla forza di volontà e
all’astuzia.
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