#ContagiamociDiPoesia
con
i canti di Giacomo Leopardi
Da sabato 25 aprile 2020 per
dieci giorni,il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza nella persona del
suo direttore Massimo Silvotti, ha promosso l'iniziativa social
#ContagiamociDiPoesia,
dedicata alla lettura dei canti di Giacomo Leopardi, il maggior poeta
italiano dell’Ottocento e una delle più importanti figure della letteratura
mondiale.
Gli autori sono stati
invitati a postare un video relativo alla loro interpretazione di un brano
poetico del celebre autore di Recanati, accompagnato dall’hashtag #ContagiamociDiPoesia.
Molti hanno aderito alla
proposta condividendo emozioni, stupori e sentimenti.
Ne è derivata una suggestiva
polifonia di voci in un significativo mosaico di versi sull’esistenza e sulla
condizione umana.
La poesia è diventata così
un’azione umana, un modo per distaccarsi idealmente dall’isolamento generato
dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.
La scrittrice e giornalista Daniela
Quieti ha partecipato all’iniziativa con un contributo video in cui legge
l’ultima strofa da La Ginestra, o il fiore del deserto, uno degli
ultimi componimenti scritti da Giacomo Leopardi.
La lirica, composta nel 1836
presso villa Ferrigni di Torre del Greco, davanti al Vesuvio, apparve postuma
nell’edizione dei Canti del 1845, pubblicata da Ranieri a Firenze.
La ginestra, allegoria della
dignità umana, adorna i luoghi desolati con i suoi cespugli odorosi. Anche se
abbattuta nuovamente dalla lava incandescente, piegherà il capo sotto il suo
peso mortale senza opporre resistenza, accogliendo il proprio destino con
decorosa umiltà, e per questo è tanto meno insensata dell’uomo, non avendo mai
creduto le sue fragili stirpi rese immortali dal fato o dalle sue imprese.
“La ginestra” di Giacomo Leopardi, ultima strofa
(da YouTube)
articolo
07/05/2020 #ContagiamociDiPoesia all'epoca del Covid 19