Prosegue con successo
l’iniziativa social #ContagiamociDiPoesia promossa dal Piccolo Museo
della Poesia di Piacenza nella persona del suo direttore
Massimo Silvotti:
dal 4 maggio 2020, dieci giorni sono stati dedicati alla lettura delle poesie di Giuseppe
Ungaretti.
Molti autori hanno aderito
all’invito di pubblicare un video relativo alla loro interpretazione di un brano
poetico del grande scrittore, traduttore e accademico, accompagnato dall’hashtag #ContagiamociDiPoesia
La poesia è diventata così una
significativa azione umana per distaccarsi idealmente dall’isolamento generato
dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.
La scrittrice e giornalista Daniela
Quieti ha partecipato all’iniziativa con un contributo video in cui legge Veglia, una lirica che Ungaretti,
in veste di soldato, compose a Cima Quattro sul Monte San Michele il 23
dicembre1915, durante la sua tremenda esperienza bellica sul fronte carsico.
Il componimento, in versi
liberi, fu pubblicato la prima volta nel 1916 nella raccolta Il Porto
sepolto.
Ungaretti, in trincea, veglia di
notte il corpo martoriato di un compagno esanime: la poesia testimonia la
barbarie della guerra, descrivendo,
malgrado tutto, il forte impulso di attaccamento alla vita.
Con
immagini di doloroso realismo, i versi esprimono la commozione funebre accanto
al cadavere dilaniato evidenziando il senso più profondo dell'esistere.
"Veglia" di Giuseppe Ungaretti.
articolo
24/05/2020 #Contagiamoci di Poesia con Giuseppe Ungaretti