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3.32
L'Aquila di
Paolo Mastri |
Scrivere dell'Abruzzo. Solidarietà e dimenticanza
Venerdì 4 settembre 2009
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Nell’ambito della Rassegna internazionale “Casa
dei pensieri”, che si è tenuta a Bologna, presso il “Palacuore”, Parco Nord,
dal 28 agosto al 21 settembre 2009, con la partecipazione di prestigiose
presenze del mondo della musica, del teatro, delle riviste letterarie e della
politica, la serata di venerdì 4 Settembre 2009 ha previsto l’iniziativa
intitolata “Scrivere dell’Abruzzo. Solidarietà e dimenticanza”. Un
momento dedicato alla regione duramente colpita dal funesto sisma, in cui lo
scrittore e giornalista professionista Paolo Mastri,
capo della redazione di Pescara de Il Messaggero, ha presentato il libro
3.32 L'AQUILA gli
allarmi inascoltati, prefazione di Concita De Gregorio,
Edizioni Tracce 2009, Collana Fondazione “PescarAbruzzo Orizzonti”. È un libro di
estrema attualità e lucidità nella lettura dei tragici avvenimenti del terremoto
in Abruzzo.
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Veduta dell'interno del
“Palacuore” di Bologna, |
Al dialogo con l’autore, presieduto da Edgarda
Degli Esposti, è intervenuta la deputata Pina Fasciani. Ha fatto
seguito all’incontro il “Recital per l’Abruzzo”, a cui hanno preso parte,
fra gli altri poeti, Nicoletta Di Gregorio e
Daniela Quieti
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Interno ed esterno del “Palacuore” di
Bologna, |
Dalla quarta di copertina:
“… Chissà se saranno i nostri figli o i nostri
nipoti, chissà se riusciremo nel volgere di brevi anni a seminare quel che serve
a far germogliare di nuovo la sapienza e il coraggio dei padri e dei nonni, di
quelli che hanno fatto grande l’Italia prima che l’egoismo e il criminale
calcolo del privato profitto dei nipoti la riducesse in polvere. Chissà se un
terremoto come quello che abbiamo patito sulla carne basterà a risvegliarci.
Bisogna provare. Bisogna sperare. Bisogna in primo luogo dirsi tutto…
Non ci sarà redenzione senza verità. Da lì si riparte e si ricostruisce: il
lutto porti con sé almeno questo, insieme al dolore la rabbia e il desiderio di
giustizia, la speranza che non succeda mai più. È nelle nostre mani, nelle
vostre: fare in modo che non succeda mai più.”
I ricavi delle vendite del libro vengono devoluti
alla ricostruzione della città dell'Aquila.
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articolo |
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