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Premio Nazionale
“Ennio Flaiano
per un telegramma”
2011 |
È stata un successo la cerimonia conclusiva della II edizione del
Premio Nazionale "Ennio Flaiano per un telegramma" (A sette anni sapevo
fare un telegramma) che si è svolta il 17 dicembre 2011 presso l’Auditorium De
Cecco in Piazza Unione a Pescara.
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da sx: Franca Minnucci,
Elena Seller,
Daniela
Quieti, Igino Creati. |
Alla presenza di Enrico Vaime, Presidente della Giuria composta
da Licio Di Biase (Consigliere Comunale e promotore dell’iniziativa),
Gianni Santilli (Vice-Presidente del Consiglio Comunale),
Fausto Di Nisio
(Vice-Presidente del Consiglio Comunale), Fabrizio Rapposelli (Assessore
alla Cultura della Provincia di Pescara), Elena Seller (Assessore alla
Cultura del Comune di Pescara), Raffaele Nigro,
Igino Creati,
Silvano Console, Giovanni Di Iacovo,
Franca Minnucci
(Segretaria del Premio), e in una sala gremita di studenti delle scuole
superiori accompagnati da presidi, insegnanti e cittadini, sono stati consegnati
i riconoscimenti ai vincitori che, con poche parole, hanno saputo riassumere lo
spirito ironico e dissacrante degli aforismi di Ennio Flaiano e della sua
collezione di telegrammi. Daniela Quieti ha vinto il Primo Premio nella
sezione condoglianze con il seguente telegramma: “Non ha mai lavorato per
tutta la vita, e adesso è andato pure a riposarsi. In eterno, per di più. Che
ingiustizia la morte!”.
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da sx: Enrico Vaime,
Licio Di Biase,
Franco Farias. |
La bella cerimonia, coordinata dallo storico e saggista
Licio Di
Biase, ha previsto, dopo i saluti del Presidente del Consiglio Comunale di
Pescara Roberto De Camillis, dell'Assessore alla Cultura del Comune
Elena Seller e dell'Assessore alla Cultura della Provincia
Fabrizio
Rapposelli, la proiezione del video "M’arcorde" di
Silvano Console e
Sergio Sciarra, in omaggio a Flaiano sceneggiatore dei film di
Fellini. A seguire, una riflessione su "I nuovi linguaggi della
comunicazione" con gli interventi di Enrico Vaime, del giornalista Rai
Franco Farias e di Licio Di Biase,che ha spiegato come la scelta del
telegramma si ricolleghi alla brevità su cui si fonda la moderna comunicazione.
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da sx: Licio Di Biase,
Roberto De Camillis,
Fabrizio Rapposelli,
Elena Seller. |
La giuria tecnica aveva selezionato, fra i numerosi telegrammi
pervenuti,otto eleborati, quattro per ogni categoria, sottoposti al giudizio
popolare degli avventori dei locali del centro storicoper il risultato finale.
Altri premi speciali sono stati attribuiti, fra gli altri, agli alunni del Liceo
Classico e dell’Istituto Marconi. Un’iniziativa altamente meritoria che
evidenzia ancora una volta il genio creativo di un grande pescarese come
Ennio Flaiano, il quale ha saputo dare con un umorismo dissacrante e insieme
costruttivo un contributo sapido e originale in vari campi della cultura.
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