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Il silenzio
delle stelle
di Andrea Costantin
nel corso della presentazione |
È stato presentato giovedì 18 aprile 2013, presso la Sala Consiliare del Comune
di Pescara Circoscrizione Portanuova, alla presenza di un folto pubblico,
l’ultimo lavoro di Andrea Costantin,
Il silenzio delle stelle
(Edizioni Youcanprint 2012, p. 250). Sono intervenute in qualità di relatrici la
scrittrice Annamaria Albertini e la giornalista e scrittrice
Daniela
Quieti.
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da sx: Daniela Quieti durante il suo intervento,
Andrea Costantin e
Annamaria Albertini. |
Come sottolinea nella prefazione all’opera la stessa Daniela Quieti, Inde
irae dice Giovenale nella prima satira, inde irae et lacrimae, da ciò
le ire e le lacrime. La locuzione latina è il titolo della prima sezione e del
racconto iniziale del libro Il silenzio delle stelle, il quale, di
vicende relative a quotidiana umanità e disumanità con sentimento, ritmo
descrittivo, fluidità e trepidazione racconta.
Nelle implicanti circostanze tratteggiate si muove ancora il commissario
Leonardo Savelli, detective d’anima e di vita – già ben delineato nella
precedente raccolta dell’autore Luna nera – intorno al quale si
dipanano episodi che suscitano sdegno e sofferenza. Egli continua a indagare con
accresciuta consapevolezza scenari metropolitani di una contemporaneità sempre
più afflitta dal declino sociale ed economico. E sono sempre le categorie umane
maggiormente svantaggiate a subirne i negativi effetti che spesso si configurano
in criminale iniquità.
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da sx: Daniela Quieti,
Andrea Costantin e
Annamaria Albertini durante il
suo intervento. |
da sx: Daniela Quieti durante il suo intervento,
Andrea Costantin e
Annamaria Albertini. |
L’opera si suddivide in tre sezioni, due di narrativa – la già citata Inde
irae, seguita da Viaggi organizzati – alle quali lo scrittore
accosta, a chiusura, come nella formula già sperimentata in passato, la sezione
di poesie Il silenzio delle stelle, che dà il titolo alla raccolta.
Costantin trae ispirazione da un’attenta analisi del mondo, senza tuttavia
abbandonare la sensibilità del poeta e la lucidità, anche umoristica, del
giornalista: “… le cose del giorno prima… per quanto negative, perdono molto
della loro forza e spesso si dissolvono completamente la mattina seguente…”.
Ma la solitudine non spaventa chi non è “vittima delle convenzioni sociali…
non è la società stessa, quella che ha creato questa fitta rete di necessità che
sono la famiglia, le ideologie e le religioni…?”.
I racconti riverberano i variegati destini dei personaggi modellati con occhio
attento a una vita “uguale a quella degli altri, fatta dalle solite cose che
caratterizzano un’esistenza, dal lavoro alla famiglia, agli amori e ai dolori”.
Ogni storia è avvincente e ricca di particolari circostanziati che donano
autenticità e suspense ai risvolti noir. Non entro nel merito specifico dei
percorsi narrativi perché toglierei ogni sorpresa e coinvolgimento emotivo al
lettore.
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Daniela Quieti. |
Andrea Costantin. |
Annamaria Albertini. |
Il silenzio delle
stelle,
invece, la sezione di poesie che chiude l’opera, sembra voler risarcire “qualsiasi
cuore stanco” di ogni oscurità e menzogna, strappare un ricordo, aprire il
cielo sotto le stelle di una notte fredda, lontano dalle “rovine / Avvolta
nella nuova luce / Protetta sulla nuova via”, nel luogo in cui
“La tempesta si dissolve lenta” per spingere le tristezze
esistenziali “lontano, verso l’orizzonte / Dove il mare è più azzurro”,
e, pur tra sogni inquieti, dimenticare tutto il dolore.
Andrea Costantin è laureato in giurisprudenza. Giornalista pubblicista, ha
collaborato con una radio locale abruzzese per la quale ha ideato e condotto una
trasmissione su tematiche relative a cinema, musica e attualità. Ha già
pubblicato
La voce della
brezza (2010), La
notte degli echi (2011)
e Luna nera (2012).
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