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Nottetempo, pagina per pagina: racconti letti
dall’autore
Sotto i Portici comunali di Lanciano, in provincia di Chieti, presso la
storica Libreria D’Ovidio, vera eredità intellettuale e punto di riferimento culturale dal 1915, dall’11 novembre 2011 al 22 giugno 2012, si
svolge, per gli amanti della parola narrata, dalle ore 21.30, la terza edizione
del ciclo di incontri letterari serali Nottetempo, pagina per pagina:
racconti letti dall’autore, a cura dello scrittore e regista RAI
Rolando D’Alonzo. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di Lanciano, dall’Associazione Culturale La Pecora Nera, dal C.L.I.A.
Centro Letterario Internazionale Adriatico e dalla Libreria D’Ovidio.
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Rolando D’Alonzo e
Daniela Quieti. |
Un’occasione per stare insieme e condividere le emozioni fra passato e
futuro che solo un libro sa donare, che riempiono la mente e il cuore
nell’ascolto e nella lettura di storie che, forse, si vorrebbero vivere, in
luoghi che, mai, si visiteranno, o di momenti che si amerebbe rivivere.
In programma: Rolando D’Alonzo da Il Tragitto,
Pasquale Verdicchio da Disordinatamente, Emilio De Grazia da
Labbra, Gianfranco Contini da Azione dissociata,
Giuseppe Rosato da Sostenibili virtù della scrittura breve,
Vito
Moretti da Luoghi, Angelisa Bianco da Una strada una vita,
Giovanni Di Iacovo da A morte i poveri,
Daniela Quieti da
Echi di riti e miti, Sandro De Nobile da Sogni, presenze e
assenze, Donatella Di Pietrantonio da Madri e fiumi,
Ines
Desiderio da La misura del coraggio, Adelia Mancini da Via
Orientale, Antonio Allegrini da Il sacro Visindù,
Anna
Ventura da Animali di terra e di mare, Pina Allegrini da
Variabili.
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Daniela Quieti
in un momento della lettura. |
Nella serata del 9 marzo 2012, Daniela Quieti ha presentato e
letto suggestivi brani dalla sua raccolta di racconti Echi di riti e miti,
(Ibiskos-Ulivieri), Primo Premio Autori per l'Europa 2009, prefazione di
Romano Battaglia e postfazione di Ilaria Degl’Innocenti. I numerosi
ospiti e autori intervenuti hanno espresso gratificanti appezzamenti, fra cui il
Rev.mo Prof. Sac. Don Michele Di Lorenzo, conduttore della Trasmissione
Televisiva cristiana sull’emittente TRSP, il quale, a conclusione dell’incontro,
così ha riassunto l’essenza dell’opera di Daniela Quieti: “Un rivo
d’acqua che scaturisce dall’incavo di una roccia e bisbigliando corre – senza
intoppi – a raggiungere la foce”.

In copertina: Filippo Palizzi, Ritorno dai campi,
1871.
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Due momenti nel corso dell'evento. |
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I libri di
Daniela Quieti. |
“Ah perché non son io co’ miei pastori?”
Gabriele D’Annunzio - I Pastori
Dalla Prefazione di Romano Battaglia (Scrittore, Giornalista)
“Il suo narrare è proprio come la brezza fresca che passa sulla
pianura dopo essere discesa dalle montagne. Ci porta i rumori delle foglie e in
quel mormorio dei rami amici dell’aria pare di udire una voce misteriosa che
glorifica la terra e che ci chiama. Le parole scritte sono la proiezione della
nostra stessa mente, fenomeni misteriosi che giacciono addormentati nella
profondità della nostra anima. Sono un’evasione dalla vita quotidiana che ci
costruiamo attorno innalzando spesso mura invalicabili. Nei racconti di Daniela
Quieti c’è il suono delle campane di paesi e città, lo stesso melodioso concerto
di festa che ci riporta al passato.
Una glorificazione continua della natura e della vita, un canto
rivolto alla bellezza del mondo. Chi legge questi suoi racconti si ritroverà nel
mondo lontano cantato da Gabriele d’Annunzio nella poesia ‘I pastori’. C’è un
respiro ampio di grandi sentimenti e di malinconia che si avverte in ogni suo
racconto, come acqua fresca e chiara che irriga i campi di grano.
Dalla postfazione di Ilaria Degl’Innocenti
“A ritmo felpato pian piano scorrono le pagine ammaliando con una
melodia chi legge. Grazie a un linguaggio raffinato e autentico “Echi di riti e
miti” è la dimensione spirituale contrapposta al cinico materialismo di falsi
stereotipi ferocemente e prepotentemente imposti dalla modernità.
Daniela Quieti ha la capacità di trasportare, far sognare e far
evadere per fuggire verso un ancestrale idillio di suoni e immagini,
meticolosamente incastonati in un grande mosaico.
Si intrecciano paesaggi da fiaba e antiche tradizioni popolari nella
terra d’Abruzzo, patria di pastori e poeti, di aquile e lupi, così cara
all’autrice. È come trovarsi di fronte a una sequenza di dipinti a olio
raffigurante scene di vita campestre, esaltate dai mille colori delle quattro
stagioni”
Premessa dell’Autrice
“Ho scritto queste suggestioni per ricordare folclore e nostalgie,
curiosità e tradizioni della mia leggendaria terra, patria di santi e briganti,
di miti ed eremiti, di pastori e poeti, di aquile e lupi, di orsi e camosci che,
fra orizzonti di boschi e castelli, di mare e montagna, di passione e
sofferenza, ha saputo resistere, nel tempo, a tante avversità. Una storia che
parla di arcaici incanti, di malinconia, di grandi sentimenti, in una parola,
d’amore. Spero che nessun ostacolo, per quanto insidioso, possa mai sconfiggere
il carattere di un popolo il cui motto è, da secoli, quello di essere forte e
gentile.”
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