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Veniero Scarselli
Una vita per la poesia
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Nel 20°
anniversario della Associazione Culturale Due Fiumi
Viene conferito il Premio Una vita per la poesia a
Veniero Scarselli
che con la sua continuativa attività poetica riesce a trasmettere
un messaggio universale di alto valore etico-spirituale che restituisce
alla poesia italiana la letterarietà della nostra lingua.
Sabato 16 maggio 2009, in occasione del 20° anno di attività della nostra
Associazione culturale "Due Fiumi" e nell'ambito delle iniziative collaterali alla Fiera del Libro
di Torino, presso la prestigiosa sede dell'antica Cooperativa Borgo Po e
Decoratori è stato conferito il premio "Una vita per la poesia" a Veniero Scarselli e
ha preso vita una performance poetico-musicale
relativa all'ultima opera del poeta: Il trionfo
delle anime artificiali con le voci recitanti di
Silvana Copperi, Sergio Notario, Marino Tarizzo e la
collaborazione tecnica di Gigi Fenoglio. |
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Luigi
Tribaudino consegna il Premio "Una vita per la poesia" al poeta Veniero
Scarselli. |
Come ho conosciuto
Veniero Scarselli
Avevo conosciuto
Veniero Scarselli il 23 settembre 1995 a Vasto in occasione della premiazione
della decima edizione del concorso letterario "Histonium", dove Scarselli aveva
ottenuto un meritato primo premio assoluto per il suo libro
Piangono ancora
come bambini.
Ero presente perché
anch'io mi ritrovavo tra i premiati e, proprio per questo, la sera stessa ci
siamo trovati vicini di tavolo al ristorante dove abbiamo chiacchierato tutto il
tempo approfondendo così la nostra reciproca conoscenza.. Da quel momento il
colloquio letterario e, vorrei dire anche amicale, è proseguito con scambio
di libri, di lettere, di telefonate e anche sulle pagine di Corrente
Alternata.
La bella vita di
Veniero.
All'età di sette anni, iniziato dal padre su un gozzo da pescatori nel
bellissimo mare di Siracusa, si appassiona alla vela e scrive anche versi, ma inizia veramente
a scrivere con gran fervore (poesia d'amore) all'età di tredici anni. Dopo i
sedici anni si avvicina alla poesia contemporanea con un'intensa produzione
d'avanguardia. Attratto dalle cose scientifiche fabbrica un po' di tutto e si
appassiona poi alla chimica decidendo di dedicarsi anima e corpo alla biologia.
Iscritto alla facoltà di Scienze Biologiche inizia un lungo periodo di intensa
ricerca che lo porta a lavorare nelle università e negli altri centri
pubblicando numerosi articoli scientifici. Nel frattempo non cessa di scrivere
ma lascia tutto nel cassetto.
Dopo qualche anno
ormai professore di Fisiologia a Milano riscontra che la ricerca scientifica dei
nostri tempi è troppo angusta e settoriale per soddisfare il suo bisogno di
riflettere sui problemi esistenziali. Così anche la vita nei laboratori delle
grandi città non fa più per lui. Dopo un po' di travaglio si decide a mollare tutto, vende
casa e si compra una casa per abitare e navigare, ma dopo qualche anno l'amore
per una ragazza gli riaccende una passione latente per la vita agricola.
Rivende dunque la
barca e compra un podere sperduto tra i monti dove con la compagna e la
figlioletta inizia (e forse finirà) fra pecore, polli e maiali, la vita del
contadino-poeta.
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Silvana Copperi,
Sergio Notario e
Marino Tarizzo hanno dato voce ad alcuni brani dall'opera
La fabbrica delle anime artificiali di
Veniero Scarselli. |
Che cosa penso io
di Veniero Scarselli.
Che cosa penso l'ho
scritto recentemente su "Corrente Alternata" nell'articolo "Etica ed Epica nella
poesia di Veniero Scarselli" dove tra l'altro dicevo: "Gli strafalcioni e le volgarità gratuite che da decenni i media diffondono con irresponsabile
disinvoltura, ci rappresentano una realtà virtuale che si autoproclama
percezione di una realtà reale e porta non pochi cittadini, ormai sudditi del
mercato, a vantare pubblicamente la propria ignoranza." In questo clima sono non
pochi gli adolescenti che a loro volta scimmiottano questa virtualità, talvolta
anche omicida, pensando che sia l'unico modo per dimostrare di esistere. E in
questa situazione, così disastrata sul piano generale che si pone il problema di
definire i contenuti, gli scopi e le riflessioni che la poesia del tempo
presente deve mettere in campo per cercare una consonanza con la società e
contemporaneamente reinserirsi in una letteratura capace di rifondarsi. Capace cioè di trovare un collegamento tra la lingua comunemente parlata e la lingua
letteraria. Di fare insomma ciò che alle origini fecero i poeti della Scuola
Siciliana di Federico II e successivamente l'Alighieri e gli altri fiorentini.
Di fronte a questa necessità che sarebbe logico chiamare emergenza
intellettuale, Veniero Scarselli continua la sua sacrosanta battaglia per
restituire alla poesia italiana la letterarietà della nostra lingua.
Tempo fa in un suo "Manifesto per la rinascita di una poesia di valore etico"
(Vernice 33/34) aveva tra scritto: "...E' bello ciò che affronta importanti temi
esistenziali in una rilettura originale riuscendo a trasmettere in modo
comprensibile, convincente ed avvincente un messaggio universale di alto
valore etico-spirituale valido in ogni luogo e in ogni tempo".
Per mettere in
pratica questa sua visione della poesia Veniero Scarselli ha sempre considerato
come il più adeguato strumento non la poesia singola o la silloge, ma il
racconto completo, o meglio ancora, il poema epico.
Questa sua scelta e
stata molto apprezzata e
condivisa dal professor Giancarlo Oli che, nella
tavola rotonda del 2 dicembre '94, tenutasi a Palermo, ha affermato che "...Il risultato di questa sua operazione poetica
è stato
(quello) di recuperate la letterarietà della (nostra) lingua". Letterarietà
ormai compromessa da quando "...si è cominciato con un certo lassismo nelle
letture scolastiche, con progressivi abbandoni di autori e di testi e con la
polverizzazione di certi elementi che prima erano considerati essenziali, ad
esempio il motivo del gusto, il motivo della imitazione. Tutto questo" prosegue
Giancarlo Oli "è stato progressivamente abbandonato, per cui in luogo di una
scrittura seria e composta hanno preso il sopravvento le coniazioni troppo
facili e lo stile giornalistico. O per lo meno un certo stile giornalistico
molto raffazzonato e strafalcione (e) allora" termina il professor Oli "se
abbiamo un esempio di poesia come quella di Scarselli, che riconquista
letterariamente la parola e la struttura della lingua, la riconquista nel modo più autenticamente italiano, ridandole il vigore che finora mancava, questo"
conclude Giancarlo Oli, "non può che essere benvenuto".
dalla stampa torinese
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Fiera del Libro di Torino
Sabato 16 maggio 2009ore 17:30: Cooperativa Borgo Po e Decoratori,
Via Lanfranchi 28 — Celebrazione del
ventennale dell'Ass. Due Fiumi.
Consegna premio "Una vita per la poesia a Veniero Scarselli" presentato dal presidente Luigi Tribaudino. Recital di brani dalla
sua opera. Tessitura musicale di Federico
Notario. Letture: Silvana Copperi,
Sergio Notario, Marino Tarizzo. Introduce Massimo Rossi |
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www.venieroscarselli.it
mail: veniero.scarselli@aliceposta.it
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