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Poesia performativa e
multimediale
a cura di Liliana Ugolini
per “ Pianeta Poesia”
4 Gennaio 2007 ore 17:00
Gruppo Proxima
Guglielmo Di Mauro “Tavola sonora”
Emanuele Convento “Quanto basta”
Luis Lyons “Awe stupore”
Michele Favaro “Per un motivo che vi spiegherò”
Azioni performative
La performance ha richiesto
all’inizio un piccolo sgombro dei tavoli e delle sedie per formare uno spazio più
grande provocando una piccola “rivoluzione” alle “Giubbe Rosse”; fili tirati da una parte
all’altra, impermeabili colorati appesi, video e telo già pronti, oggetti, giornali, ricreazione di
ambienti altri… L’atmosfera si è fatta subito intrigante e chi arrivava veniva catturato
da ciò che doveva accadere. La prima performance con strappi di giornale e indossamento di
impermeabili appesi ha dato l’idea d’un altro punto di vista del vivere quotidiano. Di reale
restava la precarietà della sospensione… Poi il video è divenuto tavolozza per disegnare su
volti messaggi in codice molto efficaci anche come effetto visivo.

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Ancora una musica blues
sfasciata insieme alla chitarra in un replay della memoria e nell’emozione provocata, un
trasalimento dei presenti acquietati poi ( ma non tanto) da letture di testi insoliti
proprio perché soliti in quel contesto. Apprezzato l’insieme dai presenti e il “ripristino”
a ristorante dell’ambiente “Giubbe” ha continuato la performance nel quotidiano. Ha
partecipato anche Tiziano Pecchioli sotto la disponibilità divertita di
Fiorenzo Smalzi che,
artefice di questa possibilità, è qui ringraziato.
Riporto a stralcio una “poetica “ dichiarata di Guglielmo di Mauro fondatore del
Gruppo Proxima: «Nel complesso e
articolatissimo sistema cerebrale, convogliano milioni di dati e messaggi. Se ci fermiamo alcuni
istanti ad osservare anche solo una piccola superficie, riceviamo innumerevoli informazioni
su come sono i colori, la texture, sensazioni di materia fredda o calda, di trasparenza ecc. I nostri centri nervosi
riordinano l'esperienza reale sulla base di conoscenze e memorie sensoriali precedentemente
immagazzinate nel corso della nostra esistenza. Una qualsivoglia visione omogenea, anche di
un semplice granello di sabbia, è sempre “tinta” di una seppur minima valenza sinestetica;
ovvero le andiamo associando forme, colori, la investiamo di significati affettivi e
simbolici latenti. Il nostro vissuto personale
dunque trasla e convoglia sull'oggetto ultimo varie espressioni e percezioni mentali
percepite come reali, ma acquisite per induzione sinestetica. La percezione umana è
fallibile ma questo aspetto può anche essere inteso positivamente, rivalutandolo in senso
“creativo”: integrando il dato sensoriale, noi reinvestiamo la realtà che ci circonda, arricchendola
di connotazioni personali e da ultimo appropriandocene in un senso più intimo ed
emotivamente autentico. È un fatto questo che può
ben esser letto in senso positivo, poiché non saremmo esseri creativi se non avessimo una nostra
personale interpretazione delle cose percepite. È evidente che essendo noi dotati di senso
critico la compensazione mentale nella direzione dell'acuità sensoriale interviene ad
associare ulteriori elementi all'oggetto già percepito . La sinestesia è
prettamente effimera per le modalità di correlare, arricchire di ulteriori
significati un certo dato reale, che resta contaminato nei suoi percorsi
sensoriali.».

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• Guglielmo Di Mauro
diplomato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia (dove vive e lavora). E’
fondatore di gruppi artistici e curatore di progetti (Biennale di Venezia, Biennale di Kioto,
Museo Internaz. Arte moderna a Ca-Pesaro –Venezia . E’ direttore artistico della
Galleria “Spazio dei Mori” a Venezia.
• Luis Lyon nasce in Texas,
musicista sperimentale di formazione blues (ha pubblicato dischi). La performance “Awe” ha
come punto di partenza il blues arcaico che attraverso lo “stupore” lega un popolo.
• Emanuele Convento, laureato in Scienze dell’Educazione settore socio-culturale. Utilizza
tecniche tradizionali con materiali contemporanei, istallazioni, video.
• Michele Favaro. Dopo la
maturità d’Arte applicata in Decorazione Plastica si è diplomato in scultura all’ Accademia
Belle arti di Brera a Milano. Artista multimediale utilizza materiali diversi. Fotograffito,
collage, installazione, performance e videoarte.
Giuseppe Castellone, ha
letto poesie di Cecilia La Monaca e Carla Da Lio e suoi testi. E’ pittore e si è esibito come
lettore.
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