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L'intervista a
Alessandro Ramberti La piccola editoria oggi
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D. Fara Editore: una piccola casa editrice la tua. Come è
nato il desiderio di entrare nell’editoria e quale l'intento che ti ha mosso?
R. Sono passati ormai 12 anni dai primi passi di Fara
Eiditore. Avevo già svolto lavoro di editing e traduzione e la mia formazione
linguistica e culturale, unita alle competenze grafiche dello studio Kaleidon
che da sempre segue la “presentazione” delle nostre pubblicazioni, mi ha spinto
a tentare la strada dell’editoria indipendente. Fin dall’inizio c’è stata una
attenzione per testi interculturali (abbiamo seguito per i primi cinque anni
l’attività dell’associazione Eks&Tra che promuove un importante premio di
letteratura della migrazione), linguistici, recupero di autori dimenticati come
Serra e Panzini, attenzione alle nuove voci della poesia e del racconto anche
lungo. L’apertura alle altre culture (io ho studiato lingue orientali a Venezia)
è riassunta anche nel marchio: un carattere cinese arcaico che significa
"parola, dire, esprimere": un simbolo il cui significato è espresso nello slogan
"l'universo che sta sotto le parole".
D. Difficoltà, problemi per farsi conoscere, per stare in piedi, per essere
ascoltati, per entrare nella distribuzione,
nell'occhio dei critici, nelle scelte dei lettori…?
R. Le difficoltà per un editore indipendente si riassumono
nella scarsa o nulla presenza in libreria. Nel tempo ho cambiato decine di
distributori, alcuni sono falliti, altri sono stati assorbiti o cancellati dalla
grande distribuzione che segue solo realtà relativamente grandi. Questo
significa che è necessario pubblicare avendo almeno una parte dei costi coperta
da acquisti garantiti (dall’autore o da uno sponsor): inizialmente ho pubblicato
diversi titoli senza copertura, neppure parziale, il che ha portato nel tempo a
un cumulo di perdite.
Ora,quindi, cerco di pubblicare solo le cose che ritengo di
buona qualità e che abbiano un contributo, anche se, per iniziative come le
antologie poetiche (per esempio, le recenti Coda della Galassia e
FaraPoesia), i libri legati al concorso “Pubblica con noi” (che prevede per
i vincitori la pubblicazione gratuita) e altre iniziative a cui tengo molto,
investo come editore sperando nella collaborazione degli autori per far
conoscere e acquistare l’opera. Il lavorro del piccolo editore è spesso
invisibile o non compreso all’esterno, ma la qualità del prodotto editoriale
(cosa a cui teniamo molto) sia riguardo ai contenuti che alla loro confezione
grafica è spesso un lavoro di settimane.
Trovare un equilibrio economico è dunque sempre difficile.
D. Quali proposte – dai margini, magari, ma non
insignificanti e non marginali nella densità della scrittura e del messaggio –
può avanzare la piccola editoria?
R. L’editoria indipendente può coltivare nicchie che spesso non
interessano i grandi gruppi, ma potrà sopravvivere solo se si creerà un circolo
virtuoso fra autori (più o meno emergenti) ed editore per far conoscere le opere
pubblicate: organizzando incontri, presentazioni, eventi e alimentando il
passaparola. Un altro settore – se coltivato seriamente – per acquisire nuovi
contatti è quello dei concorsi letterari, seri e nuovi nella formula, che
permettono di selezionare autori e opere interessanti per una eventuale
pubblicazione.
D. E le speranze di avere spazi, visti i "colossi" editoriali presenti su
tutti i banchi, i banconi, i banchini, i bancali?
R. Una opportunità, oltre il contatto umano attraverso gli
eventi di cui ho parlato più sopra, è senz’altro rappresentata dalla rete: una
finestra sul mondo in cui ho creduto fin dall’inizio dedicando molte risorse
economiche ed energie intellettuali per mantenere vivo, aggiornato e ricco di
contenuti appunto il nostro esserci. Inoltre, grazie anche al suggerimento di un
esperto di nuovi media come José Americo Gobbo, esiste da anni la nostra webzine
letteraria Faranews: vi si possono trovare racconti, poesie, brevi saggi,
recensioni di libri (quasi sempre non targati Fara).
Il nuovo millennio ha bisogno di idee che non siano meri ed
astratti fantasmi, ma la sintesi di valori fondanti che possano aiutare l'uomo a
crescere in consapevolezza e in capacità di azione. Confucio diceva che non è
possibile governare con giustizia una nazione se prima non ci si accorda sul
senso delle parole: i nostri libri vorrebbero aiutare a rendere un po' più
chiaro e definito il senso
delle parole chiave dell'uomo di oggi (e, pertanto, di domani).
D.
Quali sono le novità
editoriali?
Oltre alle antoglie poetiche che ho
menzionato e a cui tengo molto (si tratta di ben 31 poeti,* complessivamente,
rappresentati da un significativo numero di poesie) ci tengo a menzionare
alemeno il romanzo di Chiara De Luca La collezionista ovvero la Sindrome di
Babbo Natale, l’appena uscito Mario Luzi. Il maestro e i suoi dialoghi
di Luca Nannipieri, e la raccolta poetica Verrà l’anno di Vera Lucia de
Oliveira vincitrice del premio “Popoli in cammino 2005”.
Curriculum
Alessandro Ramberti è nato a
Santarcangelo di Romagna il 10 giugno 1960. Laureato in Lingue Orientali a
Venezia ha vinto una borsa annuale (1984-85) del Ministero degli Esteri presso
l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 ha conseguito, con altra borsa, il
Master in Linguistica presso l’Università di California in Los Angeles e ha
concluso i suoi studi con il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma
Tre (1993). Da allora lavora in ambito editoriale.
Ha vinto il premio
l’Astrolabio con Racconti su un chicco di riso (Tacchi Editore, Pisa,
1991) e vari riconoscimenti per opere poetiche: recenti il premio Gatto-opera
prima e il 2° premio al concorso di poesia Astrolabio per la silloge In cerca,
Fara Editore, 2004), il 2° premio al Città di Mestre 2005 con la poesia “Già
c'è” contenuta in postfazione a Figli di Paola Castagna (Fara Editore,
2005). Ha pubblicato con lo pseudonimo di Johan Thor Johansson La
simmetria imperfetta (Fara Editore, 1996) e, come appendice al volume dei
vincitori del concorso “Pubblica con noi” 2004, la plaquette Tela di bordo
(Fara Editore, 2005).
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Ne La coda della
galassia
sono presenti: Luca Ariano,
Roberta Bertozzi,
Monica Borettini,
Andrea Campanozzi, Caterina Camporesi,
Chiara De Luca, Pietro Federico,
Raffaele Ferrario,
Gianmaria Giannetti, Gëzim Hajdari, Sergio La Chiusa,
Gianfranco Lauretano,
Nicola Molon,
Alessandro Nannini,
Luca Nannipieri,
Davide Nota,
Adeodato Piazza Nicolai,
Domenico Settevendemie, Christian Sinicco,
Giovanni Tuzet,
Teresa Zuccaro?
• In FaraPoesia:
Gladys Basagoitia, Daniele Borghi, Paola Castagna, Narda Fattori, Maria Lenti,
Roberto Mercadini, Ardea Montebelli, Andrea Parato, Massimo Pensante.
www.faraeditore.it
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