La dissoluzione di regole e credenze
ha partorito un trasformarsi
dall’origine che soddisfa solo
quella parte che si accende al tatto
cosicché
la vita segue il bisogno quotidiano
sospesa tra l’assenza di un valore
e l’instabile appagamento momentaneo.
Nel procedere senza scopo
lo spazio accoglie un intreccio singolare
dove la carne combatte
con il mistero del sentire evanescente
costruendo congetture razionali.
Senza speranza non vi è riassunto.
Voce
sociale
Il senso di quest’alterna
vita/morte
si sposa al nonsenso
dell’essere
mentre godo di uno scoiattolo
che rapido mi attraversa i
piedi.
Voce femminile
La
bassa marea
scopre le viscere malate
(fondamenta corrose
da
un lento inesorabile declino).
L’incuria ha divorato
l’onesto compito di custodia.
Una
lenta inesorabile moria
di figli legittimi. Moria d’amore
Voce descrittiva
Nessuno può riempire lo spazio
del tempo perduto. Nessuno. Nella lenta metamorfosi ogni cellula racchiude un
segno – un ricordo. A volte è un’implosione di azioni mancate – parole lasciate
morire. Perdute ancor prima di nascere.
Nel procedere spesso si perde il
contatto con il chiaro valore del giusto volere. Si mescola il tutto in una
brodaglia dal sapore indefinito. Si distruggono momenti superbi che per sempre
incideranno una lacerante nostalgia.
E’ lo smarrimento
dell’incertezza quando la scelta è un’incognita e il bivio ha mete diverse.
Oppure la scelta è obbligata.
A poco a poco la realtà imprime
con maggior peso. I morti si rincorrono nelle ore della notte in attesa del
futuro comune girotondo. L’avvenire si svolge nei fatti del giorno. Si chiude la
porta del sogno.
Voce Concettuale