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Voci tra le pieghe dei passi
Ho apprezzato moltissimo il suo
ultimo libro per l’originale e particolare impostazione, dai colori della
copertina all’ultima pagina.
Non è la solita raccolta di
versi poetici. Hanno risvegliato in me l’eco del ricordo di Venezia, con i suoi
colori e le sue emozioni, visitata per la prima volta da bambina… La
scenografia di una città come Venezia, dalla musicalità apparentemente diversa e
distante da quella delle nostre città del sud, ma legate da fili sottilissimi di
una storia comune, ma purtroppo come giustamente nel suo libro: “Escono di
notte alla ricerca | di un paradiso artificiale. Imbrattano i muri già vetusti.
| Venezia appare ferita – insudiciata | da scritte e disegni astrusi. || Con
occhio melenso | il turista fotografa | lo scenario molto pittoresco.”.
Questi versi mi hanno fatto pensare ad un’altra città violentata, Napoli….
Grazie del libro: Voci tra le
pieghe dei passi, ha risvegliato in me emozioni e riflessioni sul tempo, con il
suo inesorabile continuo incontro e scontro fra il finito e l’infinito…
S. Spirito - Bari
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Recensione |
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