| |
Versi e natura con bel garbo
Ho occasione di parlare di un argomento inconsueto per il tema che mi è stato
affidato: la poesia come espressione ecologica. Sabato 21 maggio [1983] era un
giorno come tanti, anzi più malinconico perché grigio e piovoso; fui invitato al
"Cenacolo Culturale" di Mestre alla presentazione di un nuovo libro di poesie.
Andai senza convinzione e mi sbagliavo: avrei sentito per caso una deliziosa
poetessa che esprimeva i suoi stati d'animo parlando con semplicità anche alla
natura. Pensai che probabilmente aveva scritto senza intenzione, ma per
esprimersi la natura doveva essere dentro di lei e nei suoi pensieri.
Una voce
recitò con garbo alcuni versi del libro in presentazione; incuriosito divenni
attento, mi disinteressai della folla che assiepava la sala, ritenni che
l'autrice di quei componimenti meritava di essere raccontata. Laura Pierdicchi
risiede a Mestre, ed è una giovane signora dal viso luminoso e dalle maniere
calme. Probabilmente introversa, ha molte cose da dire e le espriime nelle sue
raccolte di versi. Il titolo dato a qyesta ultima opera è Neumi; per
coloro che non sono al corrente, Neumi nel canto gregoriano sono gruppi di due o
più note che si cantano con una sola vocale e variano di nome secondo il numero
e la posizione delle note di cui sono composti. Laura Pierdicchi intitolando la
sua opera ha inteso alludere alla schematicità della sua poesia, come piccoli
gruppi di suoni armoniosi che formano gli ottantatre componimenti del libro.
Scrive la poetessa: «Io dico | perché il pensiero è libero come l'aria | come
l'aria | può spaziare ed entrare in ogni luogo». E continua in tutte le sue
brevi poesie nell'accostare stati d'animo e fatti a pensiero per il creato, per
i fiumi, per gli animali, per la pioggia, in uno scenario di fondo ove troneggia
la natura, alla quale l'autrice si piega con rispetto. Il tutto all'insegna di
un linguaggio semplice, forse ingenuo che vuole spiegare ma non stupire, e nel
leggerlo riesce a trasportare lo spirito dell'afa delle città al fresco delle
colline.
Questa è la sensazione che Laura Pierdicchi è riuscita a suscitare a coloro
che hanno letto le sue rime. Con tutti i torti che si fanno alla natura, per una
volta ho potuto entrare in punta di piedi in una quieta valle asettica e
sconosciuta, la valle che costituisce l'habitat di Laura Pierdicchi: una valle
ideale che mi auguro rimanga com'è.
| |
|
Recensione |
|