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Tutto questo, in molti casi, basta per identificare una persona. In altri,
invece, bisogna aspettare il "suono della sirena" per scoprire il personaggio. E
dopo di ciò "Se potessi fermare il tempo | lo farei in un attimo | con la luce
del sole che abbaglia | smorzando i contorni | delle solite cose | e un ragazzo
che canta | la sua gioia di vivere".
Questi
sono i versi di Laura Pierdicchi, poetessa "dopo sirena". Il suo esordio si
perde in lontani ricordi scolastici, in quella fatidica età in cui più o meno
tutti scrivono, con la differenza che lei non ha mai smesso. Ha composto così
moltissime poesie per se stessa: ma solo sei anni fa comincia a concorrere a
premi letterari. È così che partecipa a più di settanta manifestazioni per
poesia singola, in svariate città (Venezia, Roma, Ancona, Bologna, Milano,
Taormina, Mantova ed altre) qualificandosi in moltissime di esse tra i primi
posti.
Figura inoltre in una ventina di antologie, tra le quali ricordiamo: Poeti
delle Tre Venezie edita dalla Plusart di Mestre. Incontri di poeti
della Biblioteca reale di Torino. Antologia I Festival nazionale poesia
religiosa Cdc di Roma.
Quando la incontri, non riesci a pensarla subito come una "poetessa", anzi: è
una ragazza normale, senza alcun atteggiamento studiato né alcuna posa. La
scopri poi man mano che ci parli assieme, forse timida, sicuramente introversa.
La sua sensibilità è accentuata dalla semplicità: anche se l'argomento della
conversazione è proprio lei, lascia a te il compito di gestire il dialogo,
affrontare discorsi diversi e le considerazioni che fa rispecchiano le sue
composizioni, più riflessive che descrittive.
Altre due tappe importanti che segnano la sua carriera sono i deu libri
pubblicati: A noi che siamo, edito nel 1979 da Antonio Lalli, è una breve
raccolta di quasi settanta poesie. Il secondo, Neumi, con veste
editoriale più pregiata, ma non per questo caro di prezzo, edito da Rebellato
che ne ha curato l'introduzione, è di recentissima pubblicazione.
Il titolo rappresenta l'intento di questa raccolta, e come i neumi sono
gruppi di note che nei canti gregoriani si intonano con una sola vocale, così
nella raccolta Laura allude alla brevità dei suoi componimenti, che si estende
pure al saper cogliere con essenzialità emozioni e sentimenti. Ed infine...
"Permettetemi di sognare per una volta | permettetemi... | con crinolina,
ventaglio passeggiare | in questa bellissima giornata..." per poi tornare al
lavoro e sedersi appresso allo stesso strumento che poco prima trasmetteva i
suoi pensieri, la macchina da scrivere.
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Recensione |
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