Servizi
Contatti


Con questi suoi scritti la poetessa Laura Pierdicchi, 5° posto al Città di Pomezia 2009, ci riporta, con la memoria, al suo tempo trascorso nei ricordi della persona a lei cara, dalla quale si è separata. E' una ricerca condotta con l'ansia dell'amore e la speranza di averne una esperienza nuova, come una nostalgia con cui sognare una nuova vita, che il tempo inesorabile non le ha concesso. E quindi ritorna nel suo animo quella speranza che aveva quasi raggiunta quando "all'improvviso mi appariva" raggiungibile.

La nostalgia del passato e la solitudine del presente lasciano nell'animo della poetessa quell'amaro indefinito, ricordo della persona cara, che ha cercato in tutti gli angoli della sua memoria vivente. Ora "la malinconia ha ricamato | una fitta trama che soffoca | ogni possibile fuga". E lei si arrende "l'altra faccia della morte | mi spegne dentro | mentre fingo di vivere".

La seconda parte inizia con dei ricordi lasciati liberi all'apparire del suo amore "venuto a reggere | il cielo con le mani". Quel cielo che nella sua immaginazione sembra cadere sulla sua anima, tutta tesa ai ricordi, che scorrono lenti o veloci a seconda la sua volontà.

I ricordi sono per lei come strada da percorrere, per trovare o ritrovare quella felicità che aveva perduta. Ma è solo la sua sofferenza, in apparenza, ad essere alimentata, non solo dai ricordi, ma dalla sua fantasia.

Versi distaccati e veloci come i suoi pensieri. Un nuovo modo di tenere il lettore appeso alle sue parole. La poetessa Laura Pierdicchi ha espresso molto bene il ricordo dei suoi personaggi nelle sue liriche.

Recensione
Literary © 1997-2024 - Issn 1971-9175 - Libraria Padovana Editrice - P.I. IT02493400283 - Privacy - Cookie - Gerenza