Il
tempo diviso segna un deciso scatto in avanti della sua ricerca poetica, nel
senso dello stile e della presa di coscienza dello stato delle cose.
La visione è centrale, ma la verità si perde nel nulla, mentre la parola
supera la realtà concreta per attingere unicamente l'astrattezza del pensiero;
non come via di fuga da una condizione storica ed esistenziale di violenza e di
morte, ma come risarcimento dell'io di fronte all'inerzia della realtà delle
cose.
D'altra parte il dettato poetico si è fortemente essenzializzato, pur
arricchendosi di figure retoriche rigorosamente funzionali a se stesso; segno di
una maturità raggiunta e certificata dalla continuità di una "voce" senza
cedimenti, convinta delle proprie possibilità espressive e comunicative.
Terrò presente questo suo bel volume di versi...
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