Da una settimana abbiamo
un’umidità qui a Ferrara che è come vivere sotto il pelo dell’acqua.
Siamo tutti pronti a essere
buttati nell’ORGANICO o meglio nell’UMIDO, come lo chiamiamo noi sempre qui a
Ferrara.
Ammesso che la nostra città
ancora esista e non si stia sciogliendo come cartapesta, quest’altra notte
fradicia.
Palazzi antichi e belle
case di tanti tanti tanti, davvero tanti tanti anni fa.
E mettiamoci anche quei 2
mezzi grattacieli grigi che han tirato su negli anni sessanta quando tutte le
città di provincia (e non, vedi Rimini che allora non lo era) dovevano avere
almeno un grattacielo per essere degne di chiamarsi CITTÀ.
Tutto sciolto. E sparso per
le strade cosparse di foglie (abbiamo anche tanti alberi a Ferrara).
Quelle foglie che ci
provano a ostruire le fogne. Ma le nostre fogne, leggendarie in tutto il mondo
conosciuto, inghiottiranno tutto.
E la città tornerà asciutta
e pulita.
Ci splenderà il sole su
(ogni tanto succede anche qui) e allungherà le ombre dei nostri tigli, delle
nostre acacie, dei nostri pioppi…
E’ questo che intendevano
per riabilitazione ecologica?
Be’, noi di Ferrara, primi
in Italia per la raccolta differenziata, ci saremo in qualche modo riusciti.
Cosa poi le fognature
scaricheranno al mare?
Qualche domanda resta
sempre…