Mafie e media
Disinformazione & cattiva televisione
I pericoli
della comunicazione, tesa spesso a sottovalutare e a spettacolarizzare la realtà
malavitosa, sono al centro dell’efficace saggio “Mafie e media” di Mario D’Amiano
(Giammarino Editore).
Alcuni
recenti casi mediatici come le nozze tra Tina Rispoli, vedova di un boss della
camorra, e il cantante neomelodico Tony Colombo spingono a riflettere sulle
modalità usate di solito dalla televisione per raccontare le Mafie (Camorra,
Cosa Nostra e ‘Ndrangheta). Il risalto dato al matrimonio Rispoli-Colombo, che
Canale 5 ha presentato come una favola moderna, rischia di confondere il
pubblico, in particolare quello giovanile, facilmente influenzabile e meno
informato.
Oltre a
intrattenere, la televisione educa e diffonde modelli di comportamento per cui
non può ostentare indifferenza per l’ambiente da cui provengono i personaggi
presentati ma dovrebbe prenderne le distanze come ha fatto la trasmissione “Non
è l’Arena” di Massimo Giletti su LA7.
In misura
minore, anche la stampa ha dato spazio all’avvenimento, sebbene la testata
online Fanpage si sia dissociata, conducendo una dettagliata inchiesta sul clan
Marino, a cui apparteneva il defunto marito della Rispoli. Ma la diretta su
Canale 5 del chiacchierato matrimonio è solo il punto di partenza per un
discorso più ampio che verte sulla rappresentazione, spesso ambigua, delle mafie
da parte dei mezzi di informazione.
Ad
avvantaggiare la propaganda mafiosa più che i film e le serie televisive che –
come sottolinea Isaia Sales nella prefazione al volume – andrebbero valutate
solo sul piano estetico, ha contribuito la musica neo-melodica, esaltando le
azioni criminali e attaccando la figura del pentito. Gli stessi camorristi si
sono serviti abilmente dei media per fornire un’immagine distorta della loro
attività.
Animato da
un sincero interesse per la giustizia e la verità, il libro include
un’intervista a Massimo Giletti, che dal 2020 vive sotto scorta per le minacce
ricevute, e un’accurata appendice con l’elenco dei testi e dei siti consultati.
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