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Poesia. Già
con ‘Frammenti
di relatività’
(1992) –
alcuni testi riproposti qui in appendice
–
Zen aveva individuato le linee guida della sua poetica, che fa di filosofia e
indagine esistenziale il punto di forza; vengono a proposito le note poste in
calce a ciascuna composizione, poiché
non sempre è
facile seguire un percorso logico e creativo, proprio per l’intrinseca
qualità:
la tecnica si evince da Tradimenti, in doppi settenari. Il sentimento
religioso attinge alla purezza ideale, mentre
‘il
linguaggio cifrato’
permette di intuire in profondità
significati che sfuggirebbero a una scrittura superficiale: la coscienza del
verso è
indice di un poeta il quale, consapevole dei limiti formali (metro e ritmo, per
esempio), riesce ugualmente a liberare le potenziali energie della parola.
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Recensione |
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