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E-Marginati
Ho letto più volte, con il
necessario “ascolto”, i versi e le parole soppesate, “distillate”, una a una
delle poesie che compongono questa raccolta nell’intrecciarsi delle varie
“storie”. E’ un lavoro molto sentito, sul filo di quel tormento necessario a cui
Heidegger volge spesso lo sguardo. Anche, la scelta stilistica è rilevante, con
l’uso selezionato dei termini e figure in un insieme estremamente calibrato.
E’ un’opera questa che mi ha
coinvolto significativamente: la pre-lettura di Fontanella era già garanzia di
un’ottima qualità espressiva, ma ho avvertito anche echi e rimandi ad autori a
me cari e soprattutto ad un modo di intendere il dialogo in poesia che sento a
me vicino. E’ questo, credo il risultato di una scrittura “misurata” e
controllata, dove ben convivono la parola poetica che nasce dal vissuto e la
felice correlazione fra poesia sentimento e riflessione (qui in particolare con
l’aggiunta di “esistenze” che dal “margine” vanno il centro di tutto.
L’accadimento (rimanendo nei “luoghi” heideggeriani) avviene all’interno di un
paesaggio mentale in cui il “segno scritto” ne è la voce portante. Così le
persone sono anche le “tracce” di collegamento per potersi muovere in un testo
che si propone come un libro “organico” di poesie e non solo come “raccolta” di
poesie, ed è questa la linea che personalmente prediligo.
Il testo è compiuto; solo mi
permetto un suggerimento circa i testi di apertura e chiusura: metterei infatti
la stella fissa
(bellissimo e coinvolgente) come apertura, esergo del libro; mentre i testi che
riprendono i concetti heideggeriani li vedrei come exit, chiusura del libro
(penso appunto al concetto di
gelassenheit, che
nell’abbandono
vede anche la via di ciò che riporta all’origine).
Detto questo, confermo la mia
disponibilità, ed anche complicità, alla pubblicazione del libro; ma per ora,
indipendentemente da ciò che si potrà fare o non fare insieme, mi preme
complimentarmi con lei e ribadire il mio consenso e condivisione a questo suo
bel libro, che le auguro possa davvero incontrare un notevole consenso critico,
e i meritati lettori, anche nella “desolata” terra della poesia.
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Recensione |
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