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Di Stefano Busà

Ninnj (Partanna), poetessa, scrittrice, saggista, giornalista e operatrice culturale, vive a Segrate.

Laureata in lettere ha pubblicato numerose opere: Oltre il segno tangibile (1987, poesia), Il valore di un rito onirico (New York 1991, saggistica), Lo spazio di un pensiero (1988, poesia), Quel lucido delirio (1989, poesia), Sortilegio di riflessi (1990, poesia), La parola essenziale (1990, poesia), Abitare la polvere (1990, poesia), L'Area di Broca (1993, poesia), L'attimo che conta (1994, poesia), ...Anche l'ipotesi (1995, poesia), L'estetica crociana e i problemi dell'arte (1996, saggistica), Quella dolcezza inquieta (1997, poesia, prefazione di Vittoriano Esposito), Le lune oltre il cancello (1997, poesia, con prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti, vincitrice del premio "Libero de Libero"), Il deserto e il cactus (1998, poesia), A tanto dolce inganno (1999, poesia), In altro luogo (2001, poesia), Tito Corsini (2001, saggistica), Adiacenze e lontananze (2002, poesia), L'Arto fantasma (2005, poesia), Tra l'onda e la risacca (2007, poesia), L'assoluto perfetto. Meditando in Cristo (2010, poesia), Quella luce che tocca il mondo (2010, poesia, prefazione di Emerico Giachery).

Il 9 maggio 2013 presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell'UPS verrà conferita la Laurea Apollinaris Poetica 2013 a cinque tra i massimi Poeti italiani contemporanei. Il prestigioso riconoscimento, nato nel 2010 dal Circolo Premio Streghetta ad opera di Serena Siniscalco, poetessa e promotrice culturale, sarà conferito dal Rettore Magnifico dell'UPS, prof. Carlo Nanni, ai poeti Liana De Luca, Ninnj Di Stefano, Dante Maffia, Nazario Pardini ed Elio Pecora.

Ha curato cinque antologie della collana "Poeti e Muse" (dal 1991 al 1995). Le sono stati assegnati numerosi e autorevoli riconoscimenti in concorsi letterari, ultimi in ordine di tempo: 1997, "Goffredo Parise" per la saggistica con pubblicazione ( "Latmag",  Bolzano), 2001, "Sìlarus" Salerno, medaglia d'oro per la saggistica, "Poeti nella Società" Basilea primo premio assoluto, "Casalguidi" primo premio assoluto per una silloge poetica inedita. Ha fondato e dirige il "Centro Iniziative Letterarie" ed è presidente di giuria nei premi o membro in varie città d'Italia. Ha collaborato ad autorevoli riviste italiane e straniere: "Il Ragguaglio Librario", "Corriere di Roma", "Miscellanea", "Tribuna Stampa", "Arenaria", "Talento", "La Ballata", "Sìlarus" "La Procellaria", "Punto di Vista" e molte altre. È responsabile dell'Unione Nazionale Scrittori della Lombardia e inserita quale membro rappresentativo dell'Italia nell'American Biographical Institute degli Archivi Librari statunitensi. Intorno alla sua produzione letteraria sono state pubblicate tre monografie: Silvano Demarchi L'itinerario estetico, la produzione letteraria di Ninnj Di Stefano Busà (1998), Rosa Berti Sabbieti L'ala del condor. Viaggio itinerante nella poesia di Ninnj Di Stefano Busà (2000) e Antonio Coppola Mare forza "otto". La poetica di Ninnj Di Stefano Busà (2001).

Hanno scritto anche, tra gli altri: E.F. Accrocca «Si tenga infine conto della qualificazione raggiunta, che s'inserisce su un piano linguistico moderno, pur mantenendo il severo controllo delle varie connessioni surreali, che sono in definitiva il merito di questa poesia.» - G. Bárberi Squarotti «Un risultato poetico di grande intensità e bellezza pienamente raggiunto nel suo meditativo lirismo religioso e umano.» - P. Bigongiari «Una scrittura armonica e stringata, fortemente scevra da forme leziose ed elegiache che sono lontane anni-luce da questo modulo espressivo. Una sostanza lirica che propone una straordinaria fruibilità di simboli che non sono né vogliono essere 'parole in libertà'…» - C. Bo «Un lavoro impegnativo portato avanti con serietà e competenza, che assolve alle varie carenze della poesia odierna così scura di veri valori e di arte.» - V. Esposito «Una scansione musicalmente ben controllata, con un linguaggio raffinato, privo di cadenze convenzionali, senza orpelli di retorica aulicità e senza alcun residuo extrapoetico, di crociana memoria.» - E. Giachery «Quella dolcezza inquieta mi resterà vicino per una frequentazione assidua e discreta dei suoi versi, così compositi quanto controllati, eppur felicemente raggiunti da un eccezionale pathos.» - A. Grassi «Una poesia impegnata, ricca di contenuti, dalle meditazioni e dalle osservazioni sparse in ogni verso, passionale e poetica, quasi un ragionamento sentimentale per la semplice ragione che anche il sentimento può diventare oggetto di giudizio.» - M. Grillandi «Ogni sillaba di questa poesia scava nei solchi, nelle pieghe dell'essere, il proprio essere: ipotesi o sintesi di un procedimento che è proprio di tutta la vera poesia.» - M. Guidacci «... Uno stile sospeso ad atmosfere evocatrici che sa giungere ad approdi felici. Sostanza esistenziale forte, vitale, autentica che interpreta con tono dirompente la sfera dei sentimenti. D.S. B. si conferma poeta d'altissimo rango. Ciò rende la sua parola lirica il risultato di un linguaggio individuale alla ricerca di luce, di spazi cosmici, dove l'immediatezza del dettato abbraccia l'io più profondo e lo concilia con l'universale di ognuno.» - M.G. Lenisa «Il suo cantare pare esprimere una tensione tutta nuova, auspicata dalla filosofa Luce Irigary, ossia si pone davanti e dentro la natura in modo nuovo...» - O. Macrì «Una discrezione mite e serena è la virtù di questa poetica, eppure, così ferma nella sua energia vitale, sovente giocata e intrisa ad un pudore allertato da un linguaggio nuovo, da una nuova capacità e libertà di formule.» - P. Maffeo «Cifra altresì d'una proiezione lirica che ancora cerca nei giorni e oltre i giorni della terra l'approdo a un compimento ultimo.» - D. Maffia «Nei suoi versi contano i soprassalti, le memorie, i palpiti mai sopiti di un'anima che si scioglie in suggestiva emotività d'ispirazione.» - C. Manzi «Giustamente per tutto quello che ha detto e scritto in tanti anni di operosa attività, è stata definita una delle presenze più rilevanti della diorama culturale e letterario non solo nazionale, ma a buon diritto anche internazionale.» - A. Merini «L'autrice, consapevole della frattura quotidiana tra la realtà e il sogno, perviene ad una rilevanza filosofica oltre che linguistica, istruendo un rigore e un nitore della parola, sotto il profilo di un vasto panorama di felici intuizioni.» - V. Moretti «La scrittura, che si snoda attraverso continue interrogazioni e risposte provvisorie, in quanto quest'ultime aprono ad altri e più pressanti quesiti, attraverso l'uso sempre appropriato dell'allegoria e l'osmosi del momento critico, con quello creativo, sorregge adeguatamente l'impegno dell'autrice e la durata interna dei singoli frammenti.» A. Mundula «Poesia dall'acuto e limpido stupore creaturale.» - G. Pampaloni «Versi belli, ispirati, vibranti, vitali … c'è veramente tanta stoffa. È una poesia meditata e scaltrita da una sintesi estremamente vigile, efficacissima negli esiti e nella costruzione sintattica.» - A. Piromalli «Vi sono punti altissimi nella visione dell'ideologia esistenziale dell'autrice e sono resi con quel distacco e quel controllo che caratterizza il suo linguaggio. Non c'è un solo cedimento all'espressione sentimentale (né a quella prosastica) e il dettato lirico si svolge su un piano di alta dignità di stile e senza ondeggiamenti sperimentali. In questa misura è il dominio artistico, che non era facile mantenere nelle sfumature (numerose) in una visione di tale ampiezza.» - G. Raboni [L'Artofantasma] «...i meriti e i contrappunti, i significati della sua scrittura che toccano 'vertici alti' in sofisticati meccanismi di relatività. Ne consegue una personalità evidente, una consumata estraneità a stilemi arbitrari di certa letteratura dell'ultima ora, che danno al suo linguaggio lirico la bellezza e l'eleganza del processo già avviato che è l'avvenire irrinunciabile della palingenesi della vita.» - V. Rossi «Nel tempo e nello spazio dei componimenti conserva una misura ritmica e semantica che attesta la presenza di una voce ferma e autentica, rivelante feconda ampiezza di letture e slanci di universalità.» - P. Ruffilli «Continuo ad avvertire molte consonanze tra la tua produzione e la mia - nonostante, come è giusto, le diverse esperienze.» - A. Spagnuolo «La fittissima trama della memorizzazione è una testimonianza all'istanza lirica perché ciascun verso è legittimamente compreso in un campo tracciato per la conflittualità del sopravvivere: uniforme e costante accumularsi di tensioni, di riflessioni, di elusioni per fingere a sé stessi di riconoscere la voce dell'io sommerso.» T. Traina «Ho avvertito l'urlo del prodigioso nella tua raccolta: L'Arto-fantasma. Originalissimo titolo che tanto bene introduce il tema che ti è caro del rimanere congiunti a se stessi. Raboni nella sua autorevole prefazione  parla di Montale come tuo maestro. Sono d'accordo ma mi sembra di cogliere anche Luzi, o sbaglio? Bisognerebbe conoscere cosa ti è stato tolto senza che ti sia mai stato dato, per comprendere pienamente la tua Poesia. Colpiscono la spinta introspettiva e la inesauribile, tumultuante figuralità metaforica, grande segno di profondità di cuore e di mente, nella più straordinaria delle qualità che la poesia chiede alla propria letterarietà e cioé la referenzialità per l'altro o per l'altrove, cui rimanda costantemente la tua parola.» - F. Ulivi «Si fermi l'attenzione a quella consapevolezza amara che il suo fascino e il suo riscatto di poeta.» - V. Vettori «E credo sia giusto riconoscere a questa poetessa tutto il merito di essersi concretamente collocata con la propria opera sulla linea di tale novità.» oltre a N. Abbagnano, F. Piccinelli, R. de Cadaval, L. Zinna, S. Guerrieri, D. Giancane, S. de Bressieux, E. Bruno, S. Demarchi, A. Capasso, V. Esposito, F. Tomizza, S. Veltre, A. Bertolucci, N. Bonifazi, S. Arcidiacono, P. Martiniello, C. Chiodo.

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