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Mansueti

Manrico A.G. (***), poeta, scrittore e saggista, vive a Campi Bisenzio.

Autore di origine ligure. Il suo avo, Antonio Pio Mansueti, nacque a Villafranca sul mare in provincia di Nizza. Dopo il trattato di Torino (24 marzo 1860) Cavour chiuse la spinosa questione della cessione di Nizza e della Savoia alla Francia, secondo una clausola dei patti di Plombièrs stipulati con Napoleone III (21-22 luglio 1858), in cambio del suo intervento militare contro gli austriaci nella seconda guerra d’indipendenza. Gli italiani di quelle terre si sentirono traditi, così Antonio Pio Mansueti per non diventare suddito della Francia si trasferì a Genova.

Membro della Société des Ecrivains Normands e della Société des Poètes et Artistes de France, e di alcune accademie italiane, è stato anche membro di Giuria di alcuni premi letterari. Viaggiando in Europa e in particolare nei paesi dell’est Europa, inviò a giornali e riviste reportage come free lance.

Appassionato di storia e di dottrine politiche ed economiche, il M. approfondì le sue conoscenze in queste materie coi proff. Furio Diaz, Mario D’Addio, Giuseppe Are, Giustino Filippone, Vincenzo Palazzuolo, Eugenio Massart. Pubblicò giovanissimo due raccolte di poesia e il poemetto Nicole. Aderì nel 1967 al Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini.

Ha operato nei paesi arabi (Libia, Egitto, Arabia) per alcune ricerche archeologico-culturali per conto di Istituti.

Ha pubblicato: Altre Cose (1960, poesia), Ha un cominciamento (1961, poesia), Profilo storico-estetico di Walter Trillini (1962, saggio), Dell'errato uso delle parole "onestà" e "moralità" (1967, saggio), Gandhi e il mondo occidentale (***, saggio, particolarmente apprezzato dall'orientalista Giuseppe Tucci). Per un lungo periodo, pur continuando a scrivere non diede più nulla alle stampe, quindi riprese con: Chi siamo? D'onde veniamo? Dove andiamo? (1995, poema), L'attesa (1997, poema), Col l'ali del tempo vola la memoria (2000, poema), Le allegorie del viaggio (2001, poema), Allah è grande! (2004, poema epico), Con l'ali del tempo vola la memoria (2011), Allah Akhbar (Dio è grande) (2011), C'è un tempo per gioire, c'è un tempo per patire (2014), Per ogni cosa c'è il suo tempo sotto il cielo (2018).

Ha scritto inoltre racconti pubblicati da diverse Riviste, non ancora, però, raccolti in un unico libro.

Sono inediti: i poemi “XX sècolo”, “Augusta”, “Alba e tramonto d’una rivoluzione”, “La battaglia di Stalingrado”; i saggi: “Il poema dell’epopea eroica”, una raccolta di racconti, e altre òpere in prosa. Ha inviato alcuni reportage a giornali locali da paesi oltre cortina negli anni ’60. Ha collaborato e collabora ad alcune riviste letterarie italiane e francesi.

Già nelle opere iniziali si andava delineando quale sarebbe stato l’ulteriore sviluppo della sua poesia, che oggi ha approdato a la forma del poema èpico.

Sulla sua produzione letteraria così hanno scritto, tra gli altri: G. Falossi [1975] «La poesia del M. vuol essere un ritorno alla poesia epica in termini moderni ed il suo verso riesce così a raggiungere intensità drammatica ed immediatezza lirica, attraverso i ritmi del racconto popolare, del dialogo scenico, del saggio e della riflessione.»; G. Bárberi Squarotti [Allah è grande!]: «Ho letto con intensa partecipazione il suo poema di attualità politica e di visione religiosa, di eticità e di solenne ammaestramento. Il ritmo è sicuro e perfetto, i concetti rigorosi e altissimi. È la verità della poesia a confronto della violenza e degli inganni della storia. Le sono gratissimo: mi tengo davanti sul tavolo la sua opera. Le due postille che seguono il poema, chiariscono la genesi e il successivo processo di maturazione del suo pensiero e del suo modo di intendere e di fare poesia.».

Ha pronti per la pubblicazione altri poemi stòrici, tra i quali “Alba e tramonto di una rivoluzione”, “Stalingrado”, “Tre poemi e un prologo”; di prosa, invece, una raccolta di racconti e i romanzi: che costituiscono la trilogia della saga della famiglia Devoti: “Il sogno di una terra promessa” e “La vita continua” oltre ad altri brevi saggi su poeti contemporanei.

Numerosi critici hanno espresso giudizi positivi sulla sua letteratura (poesia e narrativa), tra i quali:  A. Gianni, L. Lami, M. Rigoni Stern, C.F. Russo, Gasparini, G. Ladolfi, S. Gros-Pietro, G. Panella, A. Spagnuolo, ecc.

man.agman@libero.it

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