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Introduzione a
Intonazioni
Mario Klein
Il bisogno e il desiderio di partecipare al divenire delle
piccole cose di ogni giorno accompagnano l'autore nella sua alacre dedizione
alla parola, strumento di rappresentazione di un luogo della vita, sia che il
discorso poetico assuma un andamento cantante, sia che si concentri nella
tensione discreta delle situazioni, dei sentimenti e dell'esistere.
Compito di questa poesia, quindi, riferire sulla liberazione
dalla ripetitività dei gesti quotidiani, rivelare la sua rivincita sul
pessimismo, magari celandosi nella luminosità di ipotesi d'alba.
Senza dubbio, Intonzioni si rivela silloge pensata, spazio
di espressione decisamente individuale, con costanti incursioni nel mondo della
natura, antico laccio di terra, che qui, sembra favorire ogni simbiosi. E c'è un
insieme di delicata purità, di grazia, mista a godimento spirituale: ogni alba,
tramonto o notte ci riporta ad una benefica purificazione. Il sole, la nebbia,
la pioggia, il vento, la sera concorrono a dar vita ai pensieri, al desiderio
d'amore, d'infinito.
Non c'è mai una fuga, semmai una fusione, un riverente atto
di partecipata unione all'accadimento. Aleggia una sommessa religiosità della
natura e delle cose, quasi per ritrovarsi in esse, per confondersi nella
realtà, dietro il sipario delle gocce di vita e di una "piccola tenera luce".
Ecco: la luce, proprio l'evento della luce assume in sé, come principio vitale,
l'essenza delle immagini visive, poste all'interno delle singole "intonazioni".
Nel caso di Giovanni Sato, il poeta non è un "fingitore":
adora il sogno e l'evasione poetica che lo privilegia, prima di
concedersi a quelle
impressioni e suggestioni che vitalizzano la sua creatività artistica.
Sulla nota fondamentale del "dire per sé ad altri", talvolta
vibrante, prende avvio un canto, quello del far poesia con verso semplice, privo
di bizzarrie o appesantimenti di stile. Il linguaggio, vivo per ricchezza di
musicalità, di ritmo e di serenità ispirativa, più che sottintendere un
indagarsi ricco di suoni, dipana una esposizione distensiva che assicura al
poeta un grande equilibrio spirituale.
Viene da sé che la raccolta si affaccia al mondo della poesia
con discrezione e silenzio, con naturale sobrietà e modestia, proprie della
parola-comunicazione, non disgiunta dal motivo tonale che la pervade,
distillato, sommesso e dialettico.
Se, per. Giovanni Sato, la sincerità è un bisogno e non una
imposizione, davvero l'esperienza della poesia è un modo per sognare la vita.
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autore |
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