Una silloge breve ma intensa è Silentissime di Lucia Gaddo Zanovello la
quale, per far meglio gustare i suoi versi, ha fatto accompagnare la sua silloge
da un Cd Audio, consentendone così l'ascolto oltre che la lettura.
Sono, queste, poesie limpide e schiette, nelle quali l'autrice ci comunica le
sue sensazioni e i suoi pensieri con naturalezza e abbandono.
"Parola perfetta è il silenzio | sintomo di tersa meraviglia | pulsazione in
ascolto | attesa di evento | anelito in volo | incontro e smarrimento" (Sole
dei re); "Ho memorie luminose | come desideri fanciulli | sguardi sui
giardini | dipinti dell'infanzia | con l'agnello che bruca | l'erba eterna |
nell'assoluto del tempo" (Volvenze); "Sono dita dell'anima le voci,
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premono parole nell'aria | toccano l'aura ai nostri simulacri" (Dire).
Lo sguardo della nostra poetessa s'accende nel rammemorare luoghi ed eventi
della sua vita, che ella recupera con efficacia e verità, sicché a contemplarli
la sua mente s'illumina.
Tutto un mondo allora le si schiude fatto di leggerezza e di fiabesco nitore: "I
sentieri lontani dei desideri | tornano dalla pagina dell'infanzia | nel
maldestro cartoccio dei pastelli, | dai disegni impalliditi nell'immagine | del
tempo che mai viene a compimento, | dal presagio di sole" (Ambrosie).
La Zanovello si serve essenzialmente di un verso libero, ben pausato tuttavia, e
ricco di immagini che gli conferiscono un'intima suggestione. Talvolta vi
affiora l'assonanza, come avviene nell'incipit di Estensioni: "Assoluti
giorni | assolati di pensiero".
Ma ciò che maggiormente conta in lei è lo spontaneo affidarsi al canto, che
genera momenti di felice naturalezza espressiva, quali: "E' quella tesa fra
l'alfa e l'omega | l'imago mundi" (Arcate); "In un cielo d'acqua di mare
| galleggia una cialda di luna" (Mari); "Vola tra i pinnacoli del ricordo
| quest'ala greve" (Routine); "Turbina il sogno arlecchino | al sonno
verde dei desideri" (Distacchi).
Lucia Gaddo Zanovello ha già al suo attivo una lunga serie di raccolte di versi,
alle quali quest'ultima degnamente si aggiunge, confermando la validità
dell'ispirazione che la sorregge.
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