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A fine ‘800-inizio ‘900 la scultura era ancora considerata un’arte maschile, ma in contemporanea con Camille altre artiste scelgono di rischiare il proprio talento in questo ambito preferendolo a quello più tradizionale del disegno e della pittura, tra queste Jessie Lipscomb che è stata come Camille allieva di Rodin e che ha avuto un atelier con Camille tra il 1884 e il 1887 e soprattutto la quasi dimenticata Jeanne Bardey artista originaria di Lione che è stata l’ultima amante e collaboratrice di Rodin. La Bardey era più o meno all’epoca del ricovero di Camille in manicomio una scultrice che dalla provincia tentava la strada di Parigi e dei suoi Salons, quasi quarantenne (era nata infatti nel 1872) in rotta probabilmente col marito e suo primo maestro il pittore e insegnante di Belle Arti dell’Accademia di Lione Louis Bardey, nel 1912 Jeanne si trasferisce a Parigi ed entra a lavorare nell’atelier di un Rodin ormai anziano e con diversi acciacchi di salute, ma che non rinunciava ancora ai suoi disegni erotici per cui posò la stessa Bardey e probabilmente anche la figlia della Bardey, Henriette che a sua volta diventerà una scultrice, e che essendo nata nel 1894 allora aveva 17-18 anni (e non era un’adolescente come è scritto nella maggior parte delle biografie di Rodin). Dopo la morte di Rodin la Bardey che aveva sperato inutilmente di essere sposata da lui e soprattutto di ereditare una quota dell’attuale museo Rodin allora in via di realizzazione si troverà nel pieno della prima guerra mondiale a vivere un momento non certo facile, da cui tuttavia saprà risollevarsi, esponendo a partire dal 1921 sia al Salon d’Automne lionese sia a quello parigino e venendo persino invitata nel 1928 alla Biennale di Venezia… La storia della Bardey è in un certo senso speculare a quella di Camille: più matura e probabilmente anche più solida psicologicamente la Bardey saprà sopravvivere alla fine del rapporto con Rodin e anche alle sue mancate promesse e costruirsi tra gli anni ’20 e gli anni ’30 una solida carriera di scultrice e ritrattista.
http://www.idburyprints.com/artist/JEANNE__BARDEY_690.htm http://adventuresintheprinttrade.blogspot.com/2010_08_01_archive.html http://www.librairie-descours.com/A-25024-jeanne-bardey-et-rodin.aspx http://www.araire.org/spip.php?article112 https://www.idburyprints.com/index.php?page=artist_print.php&aid=690&ar_name https://www.idburyprints.com/index.php?page=artist_print.php&aid=690&ar_name=&page1=2 http://catalogue.gazette-drouot.com/ref/lot-ventes-aux-encheres.jsp?id=928047 http://gw0.geneanet.org/index.php3?b=avessot&lang=fr;p=louis;n=bardey http://www.arcadja.com/auctions/en/bardey_jeanne/artist/45563/ http://web.artprice.com/ps/artitems.aspx?idarti=NDEwMTI2NTc5MjY4Njgt&page=100000
Una scultura e un disegno di Jeanne Bardey
L’unica pubblicazione recente su Jeanne Bardey è questo libro del 1990, anche se per ricostruire sia la sua carriera sia la sua vita, la strada migliore è, a mio parere, quella di sfogliare le riviste d’arte dell’epoca e i cataloghi delle edizioni del Salon a cui la Bardey partecipava regolarmente.
Il catalogo del Salon d’Automne di Lione del 1922. |
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