Renzo Cremona
compone con padronanza haiku intensi e delicati, che trasmettono la lucidità di
una poetica viva e ricca seppur espressa nella brevità del verso.
La forma
dell'haiku, caratterizzata da tre versi rispettivamente di 5-7-5 sillabe, è
utilizzata dall'autore per scrivere testi che si differenziano dal canone
classico del genere, infatti il mondo naturale non ne è esclusivo protagonista e
il tema dell'astrazione – come viene indicato nella post-fazione dell'opera – è
presente come intercalare necessario alla percezione del realismo circostante.
Così nei testi
di Renzo Cremona si fondano immaginario e paesaggio, suggerito dal mistero di
una visione che l'autore interpreta nella metafora: “taighe occulte | binari di
ricordi | impraticabili”.
Cremona
costruisce con capacità limpida e scevra da ogni eccesso piccoli miracoli di
senso che la forma dell'haiku riesce a trasmettere nella loro urgenza, grazie
alla maglia di quelle sillabe obbligate che ritmano le parole in una sfida
duttile; “radio lontane. | i segni dell'assenza | disorientati.”: il pensiero
di Renzo Cremona è teso a captare ogni frazione di senso e sentimento, ogni
vibrazione che la realtà talvolta riesce a far tacere.
Gli haiku
dell'autore sottolineano la necessità di penetrare il silenzio, gravitando nella
sua percezione più intima e personale.
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