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Selected poems of Rudy
De Cadaval
Riscontri internazionali alla poetica umanitaria di Rudy De Cadaval
Selected poems of Rudy
De Cadaval,
edito dall’Università Ulaanbaatar (Mongolia) e tradotto da O. Manduhai in forma bilingua, Mongolo e Inglese,
è una raffinata e pregevole selezione di poesie del noto autore italiano Rudy De
Cadaval di Verona, riconosciuto nella cultura letteraria internazionale,
presentate in un’edizione elegante e con estese note bibliografiche, distribuita
e diffusa, come decima pubblicazione di questa serie, dalla World Poetry, in
vari Paesi del mondo. Un riconoscimento serio e importante per il Poeta De
Cadaval, all’anagrafe Giancarlo Campedelli, per un uomo che alla poesia e alla
letteratura ha dedicato veramente tutti gli sforzi della propria vita, con la
produzione di opere fondamentali, diventate punto di riferimento per quanti si
accostano al mondo creativo delle lettere, e proprio sulla base dei
riconoscimenti e meriti accumulati e ricevuti in tutto il mondo, candidato a
Premio Nobel per la Letteratura. Una riconferma, se ce ne fosse bisogno, del
valore poetico della scrittura di Rudy De Cadaval, che arriva tra l’altro in un
momento positivo, costellato da una serie di successi, che amplificano la
diffusione del suo pensiero, e che sanciscono la maturità conseguita
dall’Autore, dalla complessa bibliografia e che continua a “limare” altri lavori
inediti.
Un libro corposo, intenso, che
testimonia l’impegno poetico di De Cadaval, di sicuro uno dei più validi poeti
italiani dell’ultimo novecento e di quest’avvio di nuovo secolo, che riporta le
poesie più significative scritte nel corso degli anni, prese ad indicatore dei
mali della nostra società e con gli sforzi di ricerca delle misure da
intraprendere per prevenirne la degenerazione, mettendo a fuoco speranze e
desideri da coltivare per alimentare la fiducia nel futuro. I suoi versi, il suo
canto, guarda lontano e oltre l’orizzonte del mare lascia intravedere il
sentiero innovativo da intraprendere da parte della poesia moderna: “Each
colourless hard grain is now distinct, | in no way to its neighbor linked, | yet
from wind’s unpremeditated labours | it drifts in concord with its neighbours,
| perfect community in its behaviour …”, pg. 25 (Ogni incolore duro granello è
ora distinto, | in nessun modo collegato al vicino, | ma grazie alle non
premeditate fatiche del vento | si accumula concorde coi vicini, | comunità
d’irreprensibile condotta …). In questa poesia Isola di Palmisana
s’intrecciano elementi peculiari della poetica decadavalliana, che dal mondo
della natura trae pregnanti metafore per meglio rendere comprensibile il mondo
costruito dall’uomo, così da poter dire: “Cede a quel che cercava, un
salvatore” o come nella poesia The branch on which we grow - Il ramo su
cui cresciamo: “Cammino tra il marciapiede e le panchine | consapevole alfine
| di
prendere parte attraverso ogni senso, | come se la luce svelasse noi tutti | in
posizione di delicata diversità | ma saldamente cresciuti da un solo ramo.”, pg. 95.
Nella famosa poesia Slave 1933,
posta ad apertura di questo libro, l’Autore ripercorre le conflittualità e le
ingiustizie che crescono tra i popoli del mondo, nel mentre scorre, tra mille
difficoltà, la quotidianità della vita d’ognuno, con la pressante incombenza di
doversi guadagnare da vivere, però confidando nella grandezza e nella potenza,
nella forza e nella guida dei sogni, espressa nella coscienza poetica di
riuscire a mantenere la rotta nei confronto dell’umana solidarietà e di
vicendevole aiuto trasformativo (“Tutto preso dal lavoro | spendo
spesso molti anni | per dire una parola autentica | … ritrovare i sogni
dell’equinozio | movimentati e strani | e i sogni del solstizio | riconoscibili e
saldi | …
Sometimes I whistle a faraday riff | “Mulligan quartet”,… | More and more often I
dream of a news | Tomorrow I will read on the paper: | an action done by the
others. ”, pg. 9).
Un libro indirizzato al mondo
accademico letterario, alla lettura dei cultori internazionali, poesie scelte
con gusto e nell’intento di dare voce alla componente sociale e umanitaria
dell’uomo e del poeta De Cadaval, cha sa far sentire la protesta nei confronti
dei grandi dai quali spesso dipendono le sorti del mondo, così come offrire
spazio alla voce umile degli ultimi, e comunque indirizzare gli sforzi congiunti
per rendere un sentito contributo allo sviluppo futuro del nostro pianeta
Terra, libero da energie distruttive e nell’interesse autentico di portare
avanti dimensioni poco indagate, come quella spirituale, che costruisce l’anima
dell’uomo, per come il poeta Rudy De Cadaval si è sforzato e continua a
sforzarsi a realizzare e rendere tangibile a partire dalla sua stessa vita,
dalla qualità del tempo che impiega nella ricerca conoscitiva dell’animo umano:
“… quale volto lasceremo ai figli, | se tutti siamo vuoti d’allegria,
| forse,
rubando ai pagliacci | potremo ancora sorridere. |
But late at night | a lasting and red lance remains | to pierce through the
horizon. | Oh Christ, that is your glance, | and it is red like blood, as well.”,
pg. 100.
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Recensione |
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