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Poesia. La nota
di Raboni è
illuminante; una traccia: ‘in
una poesia, si sa, il tempo non esiste’
(frase staccata dal più
completo contesto). Quindi, il libro superficie eterna e presente? e cos’è
che in Ruffilli identifica lo stile? La scrittura
è
riprodotta in altra forma/idea: il segno si riconduce entro versi perlopiù
brevi, e l’intuizione
arriva inattesa: ‘Astro,
folgore, cometa’
(p. 23). Sembra quasi che le parole, pur prese in una quotidianità
perfino ovvia, acquistino inedito spessore e, secondo l’identità
dell’autore,
abbiano coscienza del ‘correre
| di tutto a un punto morto’
(p. 61): perciò
le rime ‘casuali’
e le sospensioni o estremi enjambement servono a integrare l’immaginazione
con l’aspetto
documentario.
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Recensione |
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