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Narrativa. Non è
facile assegnare questo romanzo a una precisa categoria. Inizia a Berlino nel
1943: un ufficiale medico deve fare esperimenti sui prigionieri, ma si innamora
di una ragazza di origine ebrea. La trama si sviluppa poi in modo avventuroso,
si intreccia col mondo dei sogni, per trasformarsi in una ‘realtà’
fantascientifica. Punto di forza della narrazione è il dialogo, che procede
incessante, e rende alla fine credibile anche la parte meno ‘reale’. C’è un
messaggio che supera il fascino del male, riassumibile nel virgiliano ‘omnia
vincit amor’ (Ecl. X,69).
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Recensione |
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