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Poesia. La pagina
può
essere una superficie che produce un impatto visivo, poiché
la poesia –
oltre all’assoluto
sostanziale –
si esprime sia fonicamente che visivamente: i versi quindi creano scansioni e
ricuperano la loro autonomia mantenendosi nel contesto. Eliminate le minuscole,
ridotti i segni d’interpunzione
e aggiuntovi il corsivo, ecco che ogni lirica evidenzia il suo percorso; anche
in temi ormai topoi della poetica generale (gabbiani) il linguaggio
spazia oltre: ‘afrori
amari | hanno ingrommato i rostri’
(vv. 12-13). Per Jabès
‘l’opera
non è
mai compiuta’
(p. 9): qui la troviamo aperta alle infinite possibilità
della parola.
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Recensione |
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