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Narrativa. Queste sei prose, già apparse per i tipi di Adelphi (1978),
danno misura di un autore la cui biografia è illuminante ai fini del risultato
artistico. Carnevali nasce a Firenze nel 1897 e muore a Bologna, in una clinica
di malattie nervose e mentali, nel 1942, ‘strozzato da un boccone di pane’. Per
capirne l’opera è sufficiente esaminare i dati autobiografici contenuti nei sei
pezzi memoriali. Il rapporto coi genitori, per esempio: ‘Mio padre è sempre
stato ed è tuttora il più ignobile tra gli uomini’ (Mia madre); sembra un
rimando, in altra visuale, a Kafka. Poi la trafila dei posti di lavoro (Mio
fratello). La scrittura è perciò un tutt’uno con la vita. Si consideri che
quanto viene ritenuto diverso è originato dal profondo di una coscienza ferita
dal mondo reale.
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Recensione |
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