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Narrativa. Lo scrittore ferrarese Gianfranco Rossi è nato nel 1931 ed è
scomparso dieci anni fa: in occasione del decennale della morte, Roversi ha
curato la pubblicazione di questo racconto inedito, scritto in sedici giorni nel
1987. Chi legge deve seguire certe impressioni (non impressioni certe): che vi
sia – fatta salva la qualità di una scrittura sempre vigilata e ricca di intime
risonanze – nella storia un’ipostasi, un mettersi sì e no in gioco, figura e
controfigura, con passaggi furtivi, in un rapporto d’amore che, anziché
istituire la conoscenza, ne accentua le discordanze, il non detto dietro le
righe — complessità dell’animo, mai completamente svelato. Un piccolo capolavoro
di finezza psicologica, il cui fascino si estende anche alla liminare parte
descrittiva.
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Recensione |
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