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Poesia.
Cara è probabilmente un caso unico nel mondo delle lettere (poesia): si ha la
tentazione di indicarlo come ‘fenomeno’ poiché – a differenza di tanti altri pur
bravi autori – egli crea i nessi parola-scrittura da una inesauribile fonte di
idee, figure e costrutti che vivono spesso in un’aura atemporale, avendo rari
riferimenti storici o attuali – per esempio Schiele (La bocca di Egon).
Se Auden (p. 63) afferma che ‘la poesia non fa avvenire nulla’, qui invece gli
‘accadimenti’ sono costanti nel tessuto verbale. Questo ‘entusiamo fonetico’ (Illimitabile
madre) invade ogni verso, non relegato per forza a un senso, ma
sviluppandone di suoi. Ciò dimostra che la poetica di Cara è più di semplice
cultura, più di invenzione: è universo autonomo e inimitabile.
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Recensione |
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