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Poesia.
Dei precedenti dell’autrice sappiamo che ha tradotto il Don Juan di G.
Torrente Ballester nel 1985: ora esordisce con una silloge in cui la prima cosa
da ammirare è la consistenza, non estesa esclusivamente a composizioni più
corpose per la compatta versificazione come ‘Via Madonna del Riccio’. Nei testi
più ‘scarni’ eppure dotati di densità o trasparenza – secondo i casi – un
esempio è senz’altro Notturno. Pure il lessico concorre a determinare lo
stile, sempre elevato: ‘Su rami cilestri | indugia tremando’ (Ballata
d’inverno, vv. 2-3). C’è un canto limpido e penetrante – l’idea di canto
o canzone è anche nei titoli – che si amplia nei versi lineari, così
Prima stella con un’idea che apre e chiude la splendida lirica.
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Recensione |
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