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Poesia. Che
poesie siano denominate studi
è
indicativo della loro struttura, più
complessa e forse aleatoria nei confronti di testi revisionati e definiti: da
ciò
una libertà
formale che presenta passaggi non codificati. Gli
‘studi’
di Zanin sono ‘su
una città
perduta’
(I-VII) e ‘per
un ritratto’
(VIII-XII). L’articolazione
porta sé
figure di un divenire descrittivo-rievocativo che si riproduce nell’istante
della sua nuova creazione, poiché
tale è
la parola. La lontananza da vincoli normativi conduce a più
profondi strati di coscienza (VIII), alla natura come umana aspirazione (IX).
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Recensione |
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