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Narrativa.
Viene istintivo il paragone con il precedente romanzo opera prima Storia di
Luna: sono trascorsi sei anni, l’autrice ne ha ventisei. C’è una
maturazione nel linguaggio, una struttura più solida e articolata, ma
all’interno di una visione che oscilla fra romanticismo e dramma (Dalle
Memorie di zio Dino). Si acuisce il problema religioso e di conseguenza quello
etico, al punto che il sesto capitolo ‘Un codice infranto’ è in cinque parti
che hanno le sembianze di concetti morali. La poesia entra nella narrazione,
per certi versi non tradizionale, con immagini e-vocative. Già consistente
l’antologia critica e puntuale la prefazione di A. Manitta.
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Recensione |
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