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Prosa. Si può o no credere al destino, ma davanti a certe
vite così singolari il dubbio permane. Carnevali nasce a Firenze nel 1897. Si
imbarca diciassettenne per New York e là diventerà un punto fermo della svolta
‘modernista’. Infine la malattia. Per concludere la sua esistenza in un ospedale
nei pressi di Bologna. Dalla prosa (un diario), inedita in Italia e tradotta
essendo originariamente in inglese, emerge una acutezza d’osservazione (e
creativa) che definisce talune figure dell’ambiente in modo straordinario. Dal
dottore, ‘buon vecchio Satana’, ad Arches, la cui scelta politica sembra
indicare il tentativo di riscattarsi dalla mediocrità. Al siciliano Fireplaces:
un ritratto indelebile. E tanti altri, ciascuno con le proprie inconfondibili
caratteristiche.
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Recensione |
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