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Poesia. Chi scrive non può esimersi dalla memoria,
quel bagaglio di esperienze e ricordi personali che contribuiscono nel loro
insieme a formare la personalità sotto il profilo psicologico ed emotivo.
L’autrice però non fa dei suoi ricordi una semplice rievocazione, ma si nutre di
un sostrato che diviene linfa viva per la creazione poetica. Il fascino del
passato è indubitabile, ma il modo di proporlo rappresenta un elemento fecondo
anche per il presente. Quel bellissimo testo che è Solo per i tuoi occhi,
trascende perfino l’intento evocativo, per collocarsi in una dimensione senza
tempo. L’idea proviene dal profondo: ‘nato dal sogno, raggio nuovo | pulviscolo
| di vecchia primavera’ (p. 21). Ecco che la poesia diventa patrimonio comune,
pur originata da una singola individualità.
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Recensione |
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