Le immagini dell’aria
Poesia. Una traccia del tipo di poesia è già nel
titolo. Non so qual filosofo affermò che ciò che è divino cammina su piedi
leggeri: di fronte a questi versi, risolti in una loro perfezione anche formale,
si ha l’impressione che l’autrice abbia saputo cogliere le più rare trasparenze
del linguaggio che persino sulla carta mantengono un potere suggestivo.
Talora
l’immagine gradualmente sfuma o si disperde, evocata forse da un tempo rivissuto
nella memoria, e le parole seguono quel dissolvimento: se davvero siamo fatti
del materiale di cui sono intessuti i sogni, allora esiste la possibilità di
riprodurre l’ineffabile. La perfezione dunque sta nel cogliere l’effimero: “(il
vento oggi ti sfiora | piccola anima rosa...)” (La rosa dell’evento).
Probabilmente solo lo spirito femminile riesce a porgerci un sentimento di
bellezza che avevamo obliato e risorto più dal desiderio che dall’intenzione,
per creare similitudini di una grazia inimitabile: “Di giovane ramoscello è la
tua mano - (Oro e bianco). A volte cerchiamo la poesia altrove mentre ce
l’abbiamo sotto gli occhi.
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