Lo strano caso di
Matilde Campi
Narrativa. Dopo i
racconti de Il burattinaio usciti due anni prima, la scrittrice si
cimenta ora in un romanzo il cui titolo attraente introduce da subito in una
storia dai risvolti imprevedibili: infatti, quando si parla di strani casi
viene in mente Stevenson, ma qui il caso non riguarda la doppia personalità ma
una eventuale eternità.
L’episodio del primo capitolo lascia nel dubbio:
tentato suicidio o incidente? Ciò che intendeva fare la protagonista Matilde
Campi si chiarirà ovviamente nel corso della narrazione, e se da un lato non
pochi sarebbero felici di trovarsi in tale frangente, d’altra parte potrebbe
davvero rappresentare una maledizione.
Quel segreto che Matilde nasconde non
dovrebbe venir rivelato, ma nella sua quasi assurda condizione – non diciamo
impossibile – ecco una relazione amorosa che rischia di complicare le cose.
Peraltro un caso così straordinario di mutazione non poteva rimanere
nascosto, e la prestigiosa rivista Nature pubblica un articolo in cui
riporta “i nominativi di tutti i partecipanti alla ricerca”. Il problema è: la
facoltà praticamente unica e inverosimile di Matilde può trasmettersi ai figli?
Le pagine scorrono veloci sino a un finale che non riveliamo per non guastare la
sorpresa.
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