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Tipicchio
Fiaba. Il nome di questo ‘mostriciattolo’ la dice lunga
sul suo carattere. Tipicchio, tra l’altro, non ha certo un aspetto attraente: è
sporco e manda un cattivo odore (da oltre un anno non si taglia le unghie che
sono divenute dei veri artigli), ma ciò sarebbe sopportabile se non fosse
malevolo e perennemente arrabbiato, perciò, avendo una “forza spaventosa”
costituisce anche un pericolo.
Dopo la descrizione di tale ‘antipatico
personaggio inizia la storia. Un bambino si imbatte in Tipicchio che lo getta
per terra. Il bambino reagisce, lega Tipicchio e lo carica sul suo trattore per
buttare quel mostriciattolo nell’immondizia, sicché Tipicchio finisce in un
cassonetto.
Tipicchio comincia a piangere e chiede di venir liberato. Il
bambino, che ha un animo buono, lo accontenta. Tipicchio capisce di aver
sbagliato e ora vuole imparare. Favola – scritta in versi rimati – il cui fine
morale è evidente, poiché Tipicchio diverrà “simpatico, allegro e di buona
compagnia”, il che significa che si può sempre capire gli errori commessi e
quindi rimediarvi. Efficaci i disegni della illustratrice.
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Recensione |
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