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L’onore della polvere
Luca Benassi è nato
a Roma nel 1976, dove vive e lavora. Cifra distintiva della poetica del libro
che prendiamo in considerazione in questa sede, è una scrittura caratterizzata
da una grande densità metaforica e sinestetica, da un poiein composito, dalla
grande eleganza formale.
I componimenti poetici che l’autore ci presenta, testi
di variabile lunghezza, sono sorvegliati, icastici e leggeri. La raccolta,
articolata architettonicamente, è suddivisa nelle seguenti scansioni: Il
nome e il battito, La trattativa, Il bacio, Marsia, Poeti. Il tema della
prima sezione è quello delle sensazioni, delle emozioni del’io-poetante, che
tradotte in parole poetiche descrivano l’ansia stupita di un futuro
padre, davanti al monitor dell’ecografia, dell’embrione o del feto nel ventre
della compagna. Con versi cristallini, Benassi, nella prima poesia della
sezione, dà un quadro molto efficace di quanto accade nella natura femminile
della ragazza, ed è molto intonata, a quanto suddetto, la prima strofa del
componimento, in cui viene detta la pioggia che batte sul giorno e che non
riesce a sbiadire gli screzi di righe bianche e nere sull’ecografo. Intonata la
pioggia, dicevamo, perché di natura acquorea così come il liquido amniotico in
cui vive il futuro bambino, che, per ora, è solo un puntino asettico sullo
schermo, del quale, forse, non si conosce nemmeno il sesso. Le poesie di questa
sezione sono cinque e sono le immagini di una sequenza di ecografie, delle
quali, viene riportata anche la data.: sono componimenti efficaci di per se
stessi e per la loro originalità assoluta..
Nitide ed efficaci sono le poesie
della seconda sezione, La trattativa,, poesie venate da un gusto
neoorfico e vagamente sperimentale: nella prima poesia di questa sezione viene
detta la tensione di un muscolo che inchioda ad uno schermo un’icona azzurra in
un’atmosfera vaga dove compare di nuovo il tema del monitor:: c’è da
notare, che tutte le poesie della raccolta sono senza titolo e ciò dà al testo,
complessivamente, un carattere di sospensione e mistero. Incontriamo anche il
tema urbano, in questa sezione, in cui vengono detti parcheggi e strade, insieme
a figure assenti delle quali si può presumere tutto e nulla.. Il bacio,
altra sezione, ha un’autonomia, rispetto al resto della raccolta, essendo un
poemetto diviso in dieci strofe, che inizia con un’invocazione alla musa, cosa
del tutto insolita, nella poesia contemporanea italiana.
Anche in questo
poemetto c’è il tema della città, costellazione costituita da case; c’è un
personaggio misterioso, in questo poemetto una figura della quale apprendiamo
che era stata all’estero e amava i souvenir di bancarella: da notare il
carattere della visionarietà di questa poesia, presente un po’ come una linea
evanescente in tutte le scansioni.
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Recensione |
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