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Il libro di Angela Fabbri vuol essere un invito al dialogo con il computer,
oggetto indispensabile ed onnipresente. L'analfabetismo classico è stato
sostituito da quello "informatico". E' questa, un'ignoranza pericolosa perche ci
taglia fuori dal mondo, pervenendo così, all' arretratezza di una persona, di
una ditta, della professionalità. L'autrice espone la straordinarietà della rete
Internet e del suo carattere cosmopolita. Il testo è diviso in due parti: nella
prima, "Il Vecchio mondo", narra la storia fantastica di Logon e Logoff , nella
seconda espone la storia di Internet, presentando il tutto come la favola di una
nascita. "Internet", scrive Angela Fabbri, "è la più grande madre del mondo, il
suo nome significa grande mamma di tutte le reti, è la mia mamma", dice il
figlio Intranet che si rattristava quando la madre stava via per lavoro, ma che
poi ne sarà anche geloso. Da MVS e Internet poi nacque una femmina, Open. Questa
storia si configura come una personificazione dei programmi e delle componenti
del PC, essi parlano, pensano, agiscono, l'autrice dona loro un animo. Il signor
Word, appare come un distinto omino d'altri tempi, che ama scrivere. Alla fine
del testo, appare una legenda dei nomi dei personaggi che hanno animato questa
storia atipica ed originale, ricco di simboli ed immagini irreali che si legge
volentieri.
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Recensione |
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