Vogliamo
inoltre segnalarvi una sagace commedia di un'altra autrice locale, la
giornalista pubblicista Noemi Ruth Israel. Tertium non datur è una vivace
piéce teatrale ricca di divertenti equivoci ambientata nel milieu dell'agiata
borghesia ebraica triestina. I tre personaggi principali, il professor Teodoro
cattedratico di letteratura italiana, il suo assistente Vicky e la figlia di
Teodoro Glicine sono coloro che fondamentalmente tirano le file della commedia.
L'anziano professore sta lasciando l'istituto per godersi la pensione nelle
mani del suo assistente Vicky, quarantacinquenne impenitente scapolo con una
vita dedicata interamente alla carriera accademica. Glicine è una vivace
quarantenne seppure infelicemente sposata con un marito in stato
neuro-vegetativo. L'azione della commedia si svolge in una casa di San Lorenzo
in Carso, dove i tre si trovano a passare un paio di giorni insieme.
Teodoro è molto legato alla figlia e si diaspiace per la sua disgraziata
situazione esistenziale, e Vicky è sottilmente attratto da Glicine. Veloci
scambi di battute infarciti di citazioni latine che sono una forma di
comunicazione diretta tra i tre, numerosi cambi di ambiente e inattesi colpi di
scena fanno scivolare via la commedia della Israel fino all'immancabile happy
ending che non vi vogliamo svelare.
I dialoghi sono orifinali per nulla scontati, rivelando una decisa capacità
introspettiva dell'autrice. Altresì coraggiosa nel difendere il diritto alla
felicità della sua protagonista Glicine. L'autrice di questa breve drammaturgia
si è già distinta in passato per numerosi premi letterari. L'ultimo in ordine di
tempo è il premio per la scrittura teatrale al Concorso internazionale di arte
"Mecenate".
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