|
Alcune Poesie e fotografie da
|
Il Mondo è girato in un fianco, dà le mani verso il fiume dove i passaggi sono obbligati dalle rive e dai ponti. I suoi passi si trascinano nella coltre di nebbia che copre le parole. E non si riesce a salire dove gli alberi posano lo sguardo. Il mondo è unito ad un sogno e penetra la terra nell'umido, dove il silenzio sa attendere, dove la passione inizia. Le sue carezze sono vasi di cristallo, labbra di terracotta, mani d'aria, seni di morbida seta. Finché dall'alto delle fronde tutto appare chiaro, ed il volto si scompone nel folto dei capelli, E le fessure di luce dove l'ombra finisce. |
Roberta Lotto |
L’Alambicco
C'è bisogno di luce: l'alambicco ha cambiato colore in fondo si notano delle diversità, nell'umore il tempo ha fatto la sua scelta. Un po' di luce è quello che mancava, i bordi della stanza erano scuri e parlando fra sé e sé l'Alchimista si è accorto che mancava qualcosa, un nuovo elemento presente in natura soltanto lungo le ore che la clessidra svuota. Alla fine tutto diventa chiaro: quello che serve è la presenza costante, la costante numerica. Il primo pensiero lo sa, è dentro l'attesa, dentro l'alambicco si svela l'incanto lungamente cercato. |
Giovanni Battista Sandonà |
Percepire
Percepire la forma, attraverso la luce che radente sfiora gli angoli, crea l'ombra lunga della sera. Chissà come sarebbe se guardassimo invece che vedere: non e' vero che i raggi nascono dall'occhio e neppure che soltanto arrivino. E' l'insieme delle connessioni con l'ambiente, con gli oggetti, attraverso l'aria, in mezzo il senso, la percezione cognitiva . L'aspetto di ciò che sembra lo e' veramente ma a seconda di come si guarda l'interiore preferenza. Meno discrepante dal tipico modello come la chiesa scomposta o la casa col tetto scoperto così che il cielo possa entrare senza fatica. Nell'isola deserta noi siamo anche quel che eravamo, e qui nella città con gli alberi compressi da nuclei di cemento e l'aria grigio scura, il sole senza luce ci fa venire in mente d'andare in altri luoghi per ri - generare. Tornare al cielo chiaro all'anima del tempo, l'origine del giorno l'aurora che si stende ditirosea dea. L'ambiente, semplicemente mostra degli alberi le fronde che muovono nel vento. Nel cavo dell'incipit prototipo del nulla all’Universo immenso, la percezione nasce. |
Mario Dal Molin |
Materiale |
|