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Un libro
scorrevole, in alcuni passaggi commovente, in altri strappa piacevolmente un
sorriso, sempre coinvolgente. Indubbiamente amato in modo particolare da chi ha
avuto in casa un animale, ma la bravura dell'autore è quella di attrarre anche
chi gli animali non li conosce e non ha mai avuto un rapporto quotidiano con
loro.
Un libro inusuale che racconta di un "cimitero per animali" che si trova
in provincia di Bologna, nato dall'idea di Angelo Baccolini. Un luogo, "il
Riposo di Snoopy" in cui si intrecciano una serie di sentimenti e sensazioni: la
pace dell'Appennino bolognese, un parco con la possibilità di organizzare
eventi, le lapidi in ricordo di quegli amici che San Francesco chiamava
"fratelli minori", i volti addolorati di chi porta un animale deceduto e quelli
più sereni ogni volta che gli vanno a far visita, magari con una nuova creatura
a fianco, che però in fondo al cuore non sostituirà mai quella sepolta lì.
Il
libro è in realtà una raccolta di una cinquantina di testimonianze da parte del
guardiano che a volte trascrive quello che gli raccontano i padroni degli
animali ma il più delle volte interpreta i loro sentimenti dal modo in cui si
comportano quando portano lì i loro amici a quattro zampe. Tanti non sanno
esprimere quello che sentono per quella perdita, tanti non riescono neanche a
dire una parola, altri invece narrano la vita dell'animale e di quella della
famiglia con la quale ha vissuto. Spesso vite che si sono sostenute le une con
le altre, o che sono corse parallele. Sentimenti e reazioni contrastanti tra i
famigliari quando l'amato amico animale li lascia.
Tutto si trova in questo
libro di ricordi, che sono vivi anche perché c'è una lapide, una dedica a
testimonianza, in un luogo immerso nel verde. Basta solo la storia di Lisetta e
Martina (e aggiungerei di Angelino), il racconto che chiude il libro, perché
l'emozione colga il lettore facendo al tempo stesso nascere un sorriso di
serenità nel cuore.
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Recensione |
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