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Narrativa. Sedici racconti,
spesso in un clima ironico-burlesco a sottintendere ben più profondi contenuti,
mentre le bizzarrie anche di nomi vanno sempre ricondotte a un principio di
significato; l’ambientazione li connota, non di rado quella ecclesiale, che con
gustosi dialoghi e il carattere dei personaggi mette in luce valori
fondamentali. Come geografia dell’immaginario va citato Gengaddu,
perfetto nella sua logica narrativa, ma la prova di come Bartocci sia un
autentico scrittore si evince dal realistico (e simbolico) La morte del cigno.
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Recensione |
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